Gioco d’azzardo in Puglia, ridotto il distanziometro da 500 a 250 metri
La Commissione Sanità del Consiglio regionale della Puglia ha approvato a maggioranza una proposta che modifica la legge regionale sul gioco patologico, dimezzando il distanziometro da 500 a 250 metri, snellendo sostanzialmente l’elenco dei luoghi sensibili. Una decisione che ha suscitato diverse critiche da parte dell’opposizione, mentre dalla maggioranza sono stati messi in evidenza anche lati più restrittivi della proposta, sul piano della formazione, della prevenzione e della vigilanza.
Primo firmatario, il consigliere Domenico Santorsola (Noi a Sinistra per la Puglia), che ha spiegato: “Il nostro testo ha lo scopo di ridurre l’offerta di gioco sul territorio pugliese, con varie misure, ma vogliamo anche dare dignità ai giocatori, che non vanno identificati con la patologia. Inoltre, c’è in ballo la salvaguardia dei lavoratori del settore, altro tema fondamentale”.
Sui motivi che hanno spinto i promotori a ridurre il distanziometro, Santorsola ha chiarito: “I dubbi sull’efficacia delle distanze sono stati avanzati da più parti: si ritrovano nell’intesa del 2017 fra Stato ed enti locali in materia di giochi, ma anche in uno studio dell’Eurispes ed in alcune dichiarazioni del procuratore di Brindisi De Donno”.
A proposito dei luoghi sensibili, Santorsola ha specificato che sono considerati tali le scuole di secondo grado, le università e le biblioteche, ma che i sindaci hanno facoltà di ampliare l’elenco a seconda delle situazioni locali.
“Viene ridotto il numero di apparecchi a seconda della dimensione del locale che li ospita. Inoltre, l’esercente è obbligato a mettere barriere architettoniche per separare l’area di gioco. C’è anche la proposta di una convenzione con le forze dell’ordine per ridurre sui mezzi pubblici la pubblicità del gioco”, continua il consigliere.