Giordano (UGL): “si apra un tavolo istituzionale”
“Sulla crisi che ha ormai travolto tutto il nostro territorio regionale non possiamo ancora soprassedere, la ripresa dell’economia và guidata con seri progetti che vedano coinvolti la piccola e media impresa. Prorogare o allargare gli ammortizzatori sociali a coloro che stanno perdendo o già hanno perso il posto di lavoro è, a parere dell’UGL Basilicata una speranza tampone che non è certamente la soluzione da perseguire al fine del rilancio e garanzia occupazionale”.
Lo sostiene Giuseppe Giordano, segretario regionale dell’UGL Basilicata metalmeccanici per il quale , “non vanno assistiti i lavoratori con promesse che a monte già si è saputo di non poterle mantenere, non và posta la speranza di una occupazione che non può decollare se non facciamo partire un serio rilancio di piani industriali legati ai siti produttivi regionali. La crisi possiamo solo superarla – prosegue il sindacalista UGL – se i protagonisti Istituzionali, politici, imprenditoriali e sindacali intorno ad un tavolo tecnico ci attrezzassimo per creare condizioni che rendano sempre più fattibile l’impresa regionale, radiografando capillarmente ogni singola azienda, verificando le difficoltà della stessa che in questo momento sta’ attraversando. Ciò – prosegue Giordano – per l’UGL Basilicata è opportuno se si vuole che il nostro territorio faccia parte integrale giocando un ruolo importante nella sfida competitiva. La regione dovrà investire, solo in questo modo si possono creare condizioni che rendano sempre più fattibile l’impresa. E’ evidente che l’industria lucana – conclude il segretario UGL – non và condannata e sacrificata e, se ciò avviene, è solo frutto di una mancata politica industriale a sostegno della PMI. Poiché è venuto meno quell’indispensabile supporto tecnico amministrativo delle Istituzioni che mettessero nelle condizioni di dare una mano al tessuto produttivo ed alla imprenditoria locale, oggi aziende e lavoratori sono oramai stanchi ed al collasso perché stufi delle tante promesse ed impegni sempre disattesi. Aiuti non di penalizzare coloro che puntualmente pagano il prezzo più alto delle sofferenze di un industria, i lavorati, di ciò vogliamo discutere, non di come continuare a togliere ai poveri per dare ai ricchi ma, guardando ai problemi reali delle famiglie e delle imprese. All’UGL, interessa solamente i problemi della gente, degli operai e, di questo si deve parlare e su come risolverli intorno ad un tavolo Istituzionale”.