CronacaPuglia

Giornalista foggiano colpito in volto nella sua redazione

Un giornalista del quotidiano foggiano ‘L’Attacco’, Michele Iula, che da 3 anni si occupa di sanità, è stato colpito con un pugno in pieno volto da Antonio Di Biase, amministratore unico di ‘Sanità Service’, società creata dalla Regione Puglia per stabilizzare circa 850 lavoratori provenienti dal società private e cooperative. Iula ha ricevuto una telefonata sul cellulare da parte di Di Biase, che gli avrebbe proposto un incontro nella redazione. Di Biase è arrivato in compagnia di altre persone ed è salito da solo in redazione, poi ha colpito Iula al volto, ed è stato necessario l’intervento di altri redattori del quotidiano per calmarlo. Sul caso indaga la Digos.

Ma lo stesso Di Biase nega i fatti. “E’ l’ennesima notizia falsa che il quotidiano L’Attacco propone. Ho incontrato casualmente Iula presso la sede Asl di Foggia, intrattenendosi con lo stesso intorno alle questioni sollevate dalla recente sentenza della Corte Costituzionale che ha dichiarato parzialmente illegittime alcune norme regionali riguardanti la cd internalizzazione.

Il colloquio è stato interrotto quando, all’arrivo del direttore generale della Asl FG, Iula ha detto che l’interesse della sua visita in Asl era il direttore stesso, invitandomi a proseguire il colloquio nel primo pomeriggio. Verso le 15, come da accordi, ho chiamato Iula, il quale mi ha invitato presso la redazione del suo giornale, dove sono arrivato dopo una ventina di minuti. Ivi giunto gli ho chiesto del perchè avesse associato il nome di Sanitaservice ad uno degli arrestati il giorno precedente, il rag. Granatiero (già direttore dell’area patrimonio dell’Asl foggiana), definito sul giornale come ‘sponsor’ della Sanitaservice: un’autentica bugia, utilizzata, ed è l’ennesima volta, per infangare e dinigrare Sanitaservice e il suo amministratore. ’Scrivo quello che voglio e ritengo giusto!’ ha reagito. Ne è scaturito un forte diverbio verbale, ma senza pugni nè altro. Questi i fatti. Non c’è stata alcuna aggressione, come ben possono testimoniare le persone presenti”.

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