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Giornata Internazionale delle Persone Anziane e dialogo tra le generazioni

Come ogni anno dal 1990, si celebra la Giornata Internazionale delle Persone Anziane su indicazione del Consiglio Generale delle Nazioni Unite. Il CENSIN, Centro Studi Intergenerazionale di Basilicata*, intende riflettere in questa occasione sull’importanza del dialogo tra le generazioni.
Il problema del gap generazionale è antico quanto questo pianeta. La vecchia generazione pensa sempre che ha affrontato tempi molto più duri e più difficili rispetto alla generazione più giovane, che viene spesso percepita come “take it easy”. Il Centro Studi Intergenerazionale di Basilicata ha quindi proposto e realizzato alcuni progetti ( ad esempio i Circoli di studio, presenti attualmente a Colobraro, Rotondella, Montescaglioso, Pomarico, Miglionico e Grottole e la Cattedra di Dialogo tra le Generazioni) per avviare un dibattito tra gli anziani e le giovani generazioni e colmare questa lacuna.
L’aspetto più importante da evidenziare è che in questo dibattito non ci sono vinti. Tutti sono vincitori. Il punto di vista della generazione più anziana il più delle volte è sicuramente corretto, ma anche la tesi della generazione più giovane non è sempre sbagliata. Entrambe le generazioni sono accomunate nell’avere un proprio e autentico punto di vista. Entrambe sono impegnate ad accrescere lo sviluppo del nostro territorio, differiscono solo nei loro approcci.
Tali dibattiti vivaci, positivi e sani sono parte integrante delle nostre attività perché una società progressista non può prosperare se anziani e giovani non uniscono le energie, le risorse e i pensieri di ognuno. Giovani e anziani dipendono l’uno dall’altro come due ruote di un carro. Se una ruota è più piccola o più grande, allora non si può avere il movimento in avanti regolare.
Entrambe le generazioni, seppur così distanti anagraficamente, sono portatrici e fautrici in diversa misura di esperienza, di sostegno, di energia e di entusiasmo che integrati in maniera adeguata, permettono a giovani e anziani di promuovere insieme lo sviluppo civile ed economico.
Il giovane avverte che gli anziani sono critici nei loro confronti e comportamenti e viceversa. Ma entrambi dovrebbero riflettere su un aspetto fondamentale: Un vero amico è colui che indica le tue debolezze e svantaggi e suggerisce i modi su come sbarazzarsi di loro.
Tutti dobbiamo ricordare che la combinazione di esperienza ed entusiasmo è la formula più adatta per il cambiamento e se utilizzata nella giusta proporzione, può smuovere le montagne.
Il motivo per cui gli anziani continuano a sottolineare la necessità per le giovani generazioni a diventare soggetti attivi nello sviluppo economico e sociale è che, come una staffetta, la generazione più anziana ha completato il suo giro con la massima dedizione e costanza possibile ed è tempo di passare il testimone dello sviluppo nazionale ed europeo alle nuove generazioni e di puntare insieme a maggiori altezze.
* ll Censin, Centro Studi Intergenerazionale, è un istituto che svolge una costante attività di ricerca applicata, consulenza e formazione nell’ambito delle questioni intergenerazionali. Tale attività si sviluppa attraverso la realizzazione di studi sull’evoluzione sociale e programmi di intervento nei settori attinenti al net-welfare e all’apprendimento permanente. Inoltre promuove eventi di divulgazione scientifica. Il Censin si propone di far convergere diversi saperi ed esperienze in un team di ricerca multidisciplinare, che, attraverso un approccio integrato, possa portare alla produzione di progetti innovativi, aumentando, nello stesso tempo, le conoscenze scientifiche di tutti i settori disciplinari coinvolti. Il Censin si configura come organismo complementare dell’Associazione no profit “Centro Studi Anziani di Basilicata”.

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