Giorni decisivi per il futuro del Tribunale di Pisticci
La settimana prossima sarà certamente decisiva per conoscere le sorti della sezione staccata di Pisticci del Tribunale di Matera e per questo la cittadina attende con ansia di conoscere quali saranno gli intendimenti ministeriali. In merito all’incontro di Roma che la delegazione di Pisticci ha avuto con il Ministro della Giustizia Annamaria Cancellieri, l’on. Nicola Cataldo, che è stato tra i protagonisti più attivi e competenti della problematica, interviene con una serie di puntualizzazioni per rendere piena giustizia ai fatti e per approfondire le questioni sollevate. Ricordiamo che la delegazione pisticcese presente a Roma era formata dal sindaco Vito Di Trani, dal consigliere comunale di Forum avv. Gaetano Esposito e dall’avv. Anio D’Angella, dirigente dei servizi legali del comune. Per non alimentare sospetti di malafede, Cataldo rimarca in via prioritaria un concetto essenziale: l’incontro con il ministro è stato molto cordiale e propositivo dal momento che la Cancellieri si è dimostrata disponibile a riesaminare la pratica di Pisticci, della quale -precisa ancora Cataldo- era bene informata e che era stata informata da altri, che non sono né sottosegretari del centro-destra e né membri a qualunque titolo dell’amministrazione comunale. Si tratta invece di persone di sinistra, e non di destra o del centro, che ben conoscono la problematica, che hanno trasmesso al ministro ben prima dell’incontro. Per questo sarebbe stato preferibile non fare riferimento alcuno alle forze politiche. Entrando nello specifico dei fatti ed in attesa delle decisioni del Ministro, Cataldo rileva che ora tutto dipende dai termini con cui è stato redatto il documento comunale richiesto, che comunque è ben impostato, “…anche se è stato omesso un solo elemento, quello cioè di far rilevare che il parere contrario del consiglio giudiziario è stato determinato dal fatto che lo stesso consiglio ha contestato immotivatamente il parere favorevole a Pisticci della Commissione di Manutenzione. Infatti si è spinto a sostenere che le circostanze di fatto e tecniche della Commissione di Manutenzione erano addirittura inverosimili per non dire espressamente che erano false”. A conclusione della nota, l’on. Cataldo aggiunge anche una considerazione di carattere logistico ed organizzativo: il Tribunale non si può salvare indicendo manifestazioni cui partecipano poche persone. Mentre, a difesa del Tribunale di Melfi, sono presenti migliaia di persone tra cittadini, avvocati e imprenditori. Melfi sta comunque perdendo la battaglia, Pisticci spera di vincerla.
Giuseppe Coniglio