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Giovanna Marini a Matera

Domani, in piazzetta Pascoli (presso la sala Levi di Palazzo Lanfranchi, in caso di maltempo), a Matera, alle ore 17, la cantante Giovanna Marini, gli allievi ed i docenti della scuola popolare di musica ‘Il testaccio’ di Roma, incontreranno il coro dei Cantori Materani diretti da Alessandra Barbaro per uno scambio culturale e musicale. In questi giorni, infatti, Giovanna Marini e la scuola del Testaccio, accompagnati da Antonio Calbi, dirigente dell’Ufficio spettacolo del Comune di Milano, sono in Basilicata per raccogliere testimonianze orali della tradizione musicale lucana che saranno poi conservate nel museo etnomusicologico che la cantante sta realizzando.

“I canti raccolti – afferma Giovanna Marini – vengono studiati e immagazzinati a lungo nelle memorie tanto da costituire un repertorio comune raro per il valore umano e musicale che contiene e raro anche perché non tutti hanno la fortuna di conoscerlo, oltre ad essere raro anche perché ci lega tutti noi che viviamo questi momenti in una forma di amicizia fatta di pezzi di vita straordinari vissuti insieme. Siamo sempre molto grati a chi ci aiuta a scoprire questo mondo così profondamente nostro e allo stesso tempo così lontano da noi e ci permette di farlo ospitandoci nei propri paesi con una generosità e sensibilità commoventi. E’ nata così una rete sovrapposta, nella nostra mente, alla carta geografica italiana: è la nostra Italia, delle nostre ricerche, e scopriamo ancora un Paese amato e bellissimo”. Il gruppo di circa 50 musicisti risiederà, fino a Pasqua, in un albergo a Accettura. In questo periodo di tempo andrà a San Mauro Forte, Montescaglioso e Ferrandina per poi arrivare a Matera sabato pomeriggio. In questa circostanza Giovanna Marini, su richiesta di Calbi, canterà una delle sue ballate d’impegno raccolte per le regione italiane, nell’anno del centocinquantesimo dell’Unità della Nazione, davanti al lungo dipinto di Carlo Levi, Italia 1961.

“Fu nei miei anni romani – afferma Calbi – che cominciai a pensare a un viaggio di Giovanna Marini in Basilicata. Ogni Pasqua, da antropologa viandante, Giovanna e i suoi allievi-studiosi realizzano un viaggio di studio e di scoperte nella geografia della penisola, alla ricerca dei canti perduti, quasi sempre legati a riti speciali. Ho insistito talmente tanto che credo di aver convinto Giovanna anche un po’ per sfinimento. Volevo che tornasse in Lucania, dopo il suo viaggio alla fine degli anni Sessanta, dal quale trasse una canzone celebre che cita pure l’inossidabile Ministro Colombo. Oggi finalmente quel desiderio si avvera”.

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