Giovanni Tancredi è il nuovo responsabile provinciale della UGL Potenza
L’Ugl di Potenza a seguito della sospensione del Segretario in carica Vito Donato Telesca, ha un nuovo responsabile, Giovanni Tancredi che nelle vesti di Reggente Provinciale su precisa delibera della Segretaria Generale Confederale dell’Ugl, lavorerà in nome e per conto della Ugl nel territorio potentino. Tancredi inizia la sua attività sindacale proprio alla guida della Utl di Potenza per poi essere eletto successivamente a Segretario Generale regionale dell’Ugl Basilicata. Dipendente della Fca di Melfi, è anche componente della segreteria nazionale Confederale.
“Questa è un’opportunità importante che mi carica ancora di enormi responsabilità”, ha detto Tancredi. “Dopo Matera con l’innesto del collaudato ed esperto collega Pino Giordano a nuovo responsabile provinciale della Ugl, il riconoscimento al sano gruppo dirigente potentino dell’Ugl largamente inteso arriva: sospensione dall’o.s. Ugl del sig. Telesca il quale probabilmente non ha mai voluto o ben compreso che la Confederazione Generale con a capo il S.G. Paolo Capone è vigile a 360° su quanto viene svolto nel territorio. Non perderemo più tempo in polemiche, inizieremo da subito a dialogare con le forze politiche e sindacali sulla questione della città di Potenza in dissesto, con i costi esagerati rispetto agli standard, con la tassazione alle stelle e i servizi ai cittadini che sono diventati d’improvviso un lusso. Non avremo difficoltà ad affermare che la città capoluogo di Regione pare come il Titanic che affonda e guardata da gente che continuamente dichiara che Potenza è ammalata di degrado senza che si faccia nulla. Come non assistere e supportare l’evento positivo e grandioso della FCA di Melfi alla quale come o.s. abbiamo più volte ribadito la nostra massima disponibilità a tutela della produzione ed occupazione. Sono consapevole di dover gestire una crisi alla settimana – ha concluso il segretario Ugl, Tancredi – forse una al giorno, cercando prima di tutto di essere presenti, con le nostre bandiere, con i nostri servizi e con i nostri dirigenti, che spesso hanno avvertito la difficoltà del ruolo, anche sul piano umano”.