Gli itinerari religiosi del Metapontino
Una concreta forma di variante e di integrazione al turismo classico e consolidato della fascia jonica può essere costituita dagli itinerari religiosi, che insistono in larga parte del territorio, con il loro prezioso supporto di testimonianze storiche, culturali ed ecclesiastiche. In tale ottica il Metapontino e le aree dell’immediato entroterra che si affacciano al mare presentano una variegata anthologica di presenze religiose e museali, che partono dall’anno Mille per abbracciare vari secoli di storia. Chiese, monasteri, luoghi di culto e semplici cappelle rurali costituiscono oggi un prezioso e ricco patrimonio da tutelare e valorizzare per offrire ai turisti e visitatori nuovi segmenti di storia, uniti al fascino di un paesaggio ancora incontaminato. Un itinerario in tale direzione potrebbe partire dalla Abbazia, oggi Santuario, di S. Maria del Casale, ubicata sul monto Corno di Pisticci, in una posizione baricentrica per spaziare lo sguardo verso il mar Jonio, la Calabria e le valli del Basento e Cavone. Una abbazia ricca di una storia secolare, fondata dai Normanni su un preesistente luogo di culto greco, e quindi consegnata ai Benedettini di Taranto. Nel 1200 tutto il complesso monastico subì varie modificazioni fino ad assumere la dimensione dello stile romanico-pugliese nella facciata. Altre trasformazioni di rilievo furono apportate nel 1600 quando venne riconvertita allo stile barocco. Oggi il monastero, dopo alcuni anni di abbandono e incuria, anche a causa di alcuni passaggi tra vari ordini monastici, sta ritornando a nuova vita e presto diventerà vera e propria oasi di fede e di carità, grazie anche all’impegno del rettore don Leonardo Selvaggi. Scendendo più a valle, si incontro una serie di chiesette rurali, che pure continuano ad assolvere una importante funzione religiosa: San Leonardo, S. Pietro, S. Vito, dove è custodito il primo stemma di Pisticci, la cappella di Tinchi, realizzata da Angelina Lodico, maestra, madre e infermiera della borgata negli anni del fascismo. Di particolare interesse è anche la Chiesetta di Centro Agricolo, realizzata interamente da muratori confinati antifascisti, che risiedevano in regime coatto in quella località.
La storia del Casale è direttamente collegata a quella di S. Basilio, dove pure sorgeva un monastero eretto da Ruggero il Normanno, donato ai monaci basiliani che lo trasformarono in abbazia, poi amministrata da Benedettini e Certosini. Nell’attuale castello sorge una bellissima cappella gentilizia che conserva intatto il fascino del tempio antico. Proseguendo per la Statale jonica 106, dopo Scanzano, si incontra la moderna Policoro, che trae origine dal medioevale Policorium e dal bizantino Palaiochorion (vecchio villaggio). Appartenne ai Gesuiti che vi eressero una grande masseria. Vi domina l’antico Palazzo Baronale, amministrato per alcuni secoli dalla famiglia gentilizia Berlingieri, mentre la vicina chiesa Madre conserva la statua lignea della Madonna col Bambino (sec. XIII). Sulla via che da Policoro conduce a Tursi, su una adiacente collinetta a m. 263 è situato il Santuario di S. Maria di Anglona, già cattedrale della scomparsa città di Anglona. Fu edificato nel sec. XI e presenta straordinarie analogie con la Cattedrale di Acerenza, sia nella struttura che per alcune fornelle fittii, ora al museo di Potenza, ma anche con la Chiesa della Santissima Trinità di Venosa. Le tre navate sono divise da pilastri che reggono archi a pieno centro a destra e archi acuti a sinistra. La navata mediana presenta monofore romaniche, mentre la destra, che fu sopraelevata, ha monofore che si aprono verso l’interno. Anglona nacque come centro bizantino sulle rovine della città di Pandosia (donatrice di ogni bene, per la fertilità del suolo). E’ stata importante sede vescovile per alcuni secoli e poi unificata con quella della vicina Tursi. Nei pressi di Anglona sorgeva l’importante monastero basiliano dedicato a S. Archistratico, distrutto forse dai Goti nel 410, poi ricostruito in parte, ma di cui oggi non restano tracce.
Giuseppe Coniglio