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Grande partecipazione alle assemblee della Fiom-Cgil Basilicata sulla vertenza Stellantis Melfi

Grande partecipazione alle assemblee della Fiom-Cgil per rimettere al centro il lavoro, in preparazione della manifestazione nazionale organizzata dalla Cgil per sabato 8 ottobre a Roma. Il responsabile componentistica automotive della Fiom Cgil nazionale, Massimiliano Guglielmi, la segretaria Fiom Cgil Basilicata, Giorgia Calamita, e i delegati Fiom sono intervenuti la scorsa settimana in occasione delle assemblee delle lavoratrici e dei lavoratori degli stabilimenti Proma e Lmn della componentistica Stellantis di Melfi. All’ordine del giorno, la situazione produttiva e occupazionale dell’industria automotive, transizione elettrica e ambientale e salario. Lo ha scritto, in una nota, la FIOM Cgil Basilicata.
“La guerra in corso in Ucraina e gli effetti delle sanzioni economiche stanno causando impatti negativi sul sistema industriale del nostro Paese a partire dalla siderurgia e dalla metallurgia, con il forte rischio di un effetto domino in tutti i principali settori industriali. – si legge nella nota – Un quadro fosco, di grande incertezza, che si innesta nelle difficoltà già presenti nel settore dell’automotive, con il crollo delle immatricolazioni e degli investimenti. E’ urgente un intervento dell’Unione europea e del governo che non si limiti alla politica dei «bonus» per separare l’andamento dei prezzi dell’energia da quelli del gas; dotare gli Stati di risorse finanziarie, in proporzione ai diversi effetti e impatti determinati dalla crisi energetica, per evitare la competizione tra sistemi produttivi all’interno della stessa; rilanciare gli investimenti pubblici, anche utilizzando le risorse del Pnrr, per una transizione energetica e ambientale sostenibile socialmente, con la salvaguardia dell’occupazione e del reddito dei lavoratori. La difesa dell’industria, dell’occupazione, dei redditi e del salario dei lavoratori è una necessità che si impone nel Paese e che intendiamo sostenere con la mobilitazione dei lavoratori e delle lavoratrici”.

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