Grande successo a Rionero per la seconda edizione di ‘Briganti o Migranti’
Grande successo per la seconda edizione di “Briganti o Migranti”, il percorso storico-rievocativo organizzato dalla Pro Loco di Rionero in Vulture e dal Comune di Rionero con il contributo della Regione Basilciata. Oltre 1300 sono stati gli spettatori provenienti dal Centro-Sud Italia che hanno attraversato le strette e suggestive vie del centro storico fortunatiano per riscoprire i momenti più salienti del periodo del Brigantaggio in terra lucana.
Regista delle 11 scene allestite nel Rionero Costa è stato il Prof. Mauro Corona che ha diretto gli oltre 100 partecipanti tra attori e figuranti. Filo conduttore di questa seconda edizione (e protagonista della prima e della decima scena) è stato la “miseria”, ingombrante figura che da sempre regna su queste terre e attanaglia le popolazioni dei Sud del Mondo. Nella seconda scena intitolata “Gli Anziani”, una coppia di nonni racconta le gesta del Generale Carmine Crocco ai propri nipoti. Si passa poi a riscoprire uno dei luoghi simbolo della città: il facìle, piazzetta sulla quale insistono più cantine. Nella quarta scena si ricorda uno degli incontri più importanti del periodo: quello tra Crocco e il Generale spagnolo Borjes, inviato dalle case borboniche per recuperare le terre perdute. A seguire la scena con protagonista Michelina Di Cesare, la brigantessa più rappresentativa del brigantaggio. In “Briganti o Migranti” il regista Corona non ha voluto limitarsi ad un mero racconto storico dei fatti ma, per meglio ridisegnare la figura del generale Crocco, ne ha tirato fuori anche il lato romantico immaginando un incontro tra lo stesso brigante e la compagna Maria Giovanna Tita. Sul belvedere del Rione Costa, la Pro Loco ha riportato la città al 1860 ricostruendo una piazzetta frequentata da nobili mentre nell’ottava scena gli organizzatori hanno dato spazio alla dolce nenia scritta dal poeta Ernesto Grieco. A chiusura del percorso i partecipanti hanno potuto osservare: il rapimento di un signorotto, accadimento molto frequente nel periodo perché i briganti si finanziavano anche attraverso queste azioni; la “miseria”, figura che regna e regnerà sempre sovrana; e il banditore che ha raccontato l’epilogo della storia scritta dal Prof. Corona. Una storia raccontata senza retorica, coinvolgente e a tratti emozionante. “Sono molto soddisfatto del risultato raggiunto dalla manifestazione non solo dal punto di vista prettamente delle presenze ma anche dal punto di vista qualitativo del percorso storico”. Queste le parole a caldo del Presidente della Pro Loco di Rionero Cristian Strazza che ha aggiunto: “in un solo anno, non solo siamo riusciti a raddoppiare il numero di spettatori ma abbiamo registrato presenze anche da fuori regione segno che il percorso desta sempre più interesse. Per questo ottimo risultato – continua Strazza – mi preme ringraziare il Prof. Mauro Corona che ha innalzato il livello del percorso, l’Amministrazione Comunale per la fiducia e il sostegno, tutti i soci della Pro Loco e lo staff organizzativo, le Associazioni: Arcadia, I Briganti di Crocco, Le Monadi, Rivonigro, il poeta Ernesto Grieco, tutti gli attori, l’aiuto regista Lidia Trama, i ristoranti inseriti nel percorso enogastronomico, le cantine di Rionero, Nb Radio, La Scuola di Musica Orsomando, Aglianica, la Pro Loco Barile e tutti gli amici che hanno fatto sì che tutto ciò si potesse realizzare”. Briganti o Migranti ritornerà sicuramente il prossimo anno, ancora più ricco, ancora più emozionante.