Grande successo a San Severino Lucano per la mostra “Il linguaggio della creta, acqua, terra, aria, fuoco”
Notevole il risultato ottenuto dalla rassegna “Il linguaggio della creta, acqua, terra, aria, fuoco”. promossa dall’Amministrazione comunale di San Severino Lucano in Basilicata, nel cuore del Parco Nazionale del Pollino. Un numeroso pubblico, curioso ma attento ed interessato, ha partecipato a questa kermesse di ceramica e, bambini, giovani, cittadini e turisti hanno ammirato i prodotti eseguiti sul posto ed ottenuti dalla mente e con le mani esperte dei tre maestri d’arte che si sono esibiti in questa prima edizione, che si svolgerà presumibilmente ogni anno.
Per questa occasione sono stati invitati dal sindaco Franco Fiore tre noti ceramisti che hanno dato prova delle personali capacità creative: Vitale Iaccio da Salerno per la modellazione della creta e per la foggiatura, Erminia Guarino da Praia a Mare (Cs) per la decorazione pittorica su smalti ceramici, Angelo Rubbo da Cerreto Sannita (Bn) per la realizzazione al tornio di manufatti eseguiti a mano con l’argilla. La direzione artistica di questa rassegna della creatività è stata affidata all’artista salernitano scultore, pittore e ceramista Dino Vincenzo Patroni da Maratea che da molti anni è ritenuto lucano di adozione; tra l’altro, è stato anche l’ideatore di questa manifestazione il cui unico scopo è quello di sensibilizzare, far conoscere e avvicinare a questa nobile arte soprattutto i giovani che potrebbero trovare in questo campo sbocco per il loro futuro nel mondo del lavoro. L’ idea è stata abbracciata con convinzione anche dal responsabile del Palafrido Francesco Dattoli e pienamente condivisa dal sindaco.
La ceramica, come molti ben sanno, è un’arte che ha origini molto remote e che tuttora rappresenta, attraverso la testimonianza di reperti archeologici, la stessa storia umana svoltasi nei secoli con civiltà scomparse. Quest’arte, non meno nobile di altre, ancora oggi è praticata dall’uomo contemporaneo sebbene con tecnologie ed idee innovative. Con questa manifestazione, dicono il sindaco e gli ideatori, si è voluto omaggiare la creatività e la manualità semplicemente tramite una materia detta “povera”, l’argilla o creta. Sicuramente, con questo evento qualche giovane ha potuto scoprire ed apprendere le possibilità che ci può donare questa nobile arte della ceramica.
La rassegna si è svolta tra gli spazi all’aperto ed antistanti l’ingresso del “Palafrido”, centro multimediale nato unicamente per l’espletamento di eventi significativi nel campo della cultura, dello spettacolo e delle arti visive nel Parco Nazionale del Pollino. Tra l’altro, negli spazi interni del Palafrido già nel 2021 nacque uno specifico museo dedicato prettamente alla scultura in terracotta e alla maiolica d’arte moderna e contemporanea, dall’idea proposta dell’artista Dino Vincenzo Patroni, condivisa dal sindaco Dott. Franco Fiore e da tutta l’Amministrazione comunale del noto borgo nonchè dal responsabile del Museo Arch. Francesco Dattoli. Questo museo raccoglie ed espone opere di importanti e noti artisti ceramisti italiani e stranieri del secolo scorso e contemporanei.
Inoltre, va ricordato che il Palafrido è sorto proprio su un luogo particolarmente interessante non solo dal punto di vista paesaggistico, ma anche dal punto di vista storico ed antropologico. Infatti, nei tempi passati proprio in quel posto già esisteva una fornace nella quale venivano cotti laterizi ottenuti dalla lavorazione manuale della creta locale con la quale maestranze eseguivano tegole idonee all’edilizia utilizzata dalla comunità di San Severino Lucano e dai borghi poco lontani.