Grande successo per le aziende lucane e pugliesi al Cibus di Parma
Anche Puglia e Basilicata presenti a Parma al Cibus 2012, Salone Internazionale dell’alimentare italiano che si conclude domani.
La Basilicata del gusto è presente grazie alla missione della Camera di Commercio di Potenza.
Al Cibus di quest’anno sono 2.300 le aziende espositrici, 120 mila i metri quadrati di superficie del quartiere fieristico, tantissimi i buyers ed operatori italiani ed esteri, provenienti dai Paesi maggiormente interessati al made in Italy.
“La conquista dei mercati esteri, anche alla luce della stretta sui consumi interni, diventa essenziale per le nostre aziende – commenta il presidente della Cciaa potentina, Pasquale Lamorte – e se da noi si avvertono in maniera dolorosa i morsi della crisi, la domanda di food made in Italy proveniente da tutto il mondo cresce, sia dai Paesi tradizionali importatori di cibo italiano, come la Germania o gli Usa, ma anche da quelli emergenti, che ad oggi rappresentano la frontiera più ambita da parte dei nostri operatori”.
Gli ultimi dati parlano di 300 milioni di indiani benestanti che consumano pasta, olio e formaggi italiani; in Brasile proliferano i ristoranti italiani e nei negozi crescono i consumi di pasta, salumi, formaggi, pizza e gelato; la Russia, che importa il 40% del proprio fabbisogno alimentare, compra fortemente italiano; l’occidentalizzazione delle abitudini alimentari tocca anche milioni di cinesi e vietnamiti. L’export dell’industria alimentare non a caso è cresciuto del 10,3% nel 2011 e le previsioni per il 2012 sono più che buone.
Sei le aziende lucane partecipanti alla missione: Agriturismo Parco Verde, (vino medievale ed altri prodotti); Caffè Opinum (caffè); Consorzio Bontà Mediterranee (pasta secca Miskiglio e altra pasta); Frantoio oleario F.lli Pace (olio); Italmiko (salse e conserve); Posticchia Sabelli (prodotti lattiero-caseari). Oltre ai prodotti agroalimentari, i visitatori dello stand Basilicata potranno ammirare le ceramiche di Calvello, manufatti di artigianato artistico decorati a mano che rappresentano il forte legame del cibo con il territorio lucano.
Inoltre per la Basilicata è presente con un suo Stand, Agroalimentare Sud di Melfi (PZ) e Filiere Lucane di Irsina (MT).
Per la Puglia la partecipazione al Cibus è promossa da Unioncamere Puglia, in convenzione con la Regione Puglia – Area Politiche per lo Sviluppo Rurale.
“La Puglia negli ultimi due anni – dichiara Dario Stefàno, assessore alle Risorse Agroalimentari della Regione Puglia – ha registrato un aumento dell’export agro-alimentare da 415 a 509 milioni di euro. Il nostro sostegno alle produzioni agroalimentari pugliesi punta ad affermare sui mercati nazionali ed esteri le eccellenze regionali, apprezzate dai consumatori di tutto il mondo. Proprio per questo forte appeal, i tentativi di imitazione del made in Italy si indirizzano sempre più spesso sull’ apulian sounding. Occorre vigilare e tutelare le nostre produzioni per combatterne le imitazioni, che spesso eludono i controlli igienico-sanitari e possono provocare serie patologie alimentari. Le nostre politiche sono indirizzate proprio ad evidenziare l’aspetto di infungibilità delle nostre produzioni, la loro qualità e salubrità, la ricchezza del paniere. La partecipazione a rassegne specializzate come il Cibus ci consente di veicolare validamente i nostri prodotti attraverso il contatto diretto con la Gdo e i buyers internazionali con la prospettiva di consolidare e ampliare le nostre quote di mercato”.
Il mantenimento dei tassi di crescita dell’export agro-alimentare dipenderà da vari fattori: dalla coesione dell’intera filiera agroalimentare, dalla integrazione delle attività mirate all’internazionalizzazione, dalla capacità di veicolare i prodotti italiani nella grande distribuzione estera, dalla capacità di “governare” l’italian sounding.
“L’impegno straordinario, sia dal punto di vista organizzativo che finanziario del sistema camerale regionale e della Regione Puglia per Cibus, come per il Vinitaly, – dice Alfredo Prete, presidente di Unioncamere – consente alle imprese pugliesi del settore di essere presenti con la propria identità aziendale, di prodotto, ma soprattutto di territorio nella più completa rassegna dell’Italian Food al mondo. Cibus è inoltre la fiera-punto-di-riferimento per quanti, da giornalisti ad opinion leader a tutti gli operatori del settore, vogliano essere aggiornati sulle novità e le tendenze in materia qualità di prodotto, sicurezza alimentare, efficienza produttiva e distributiva, nutrizionismo e trend gastronomici. E anche questo mette le nostre aziende su un piano superiore, di qualità e di immagine”.
Vino, olio, ortofrutta, conserve vegetali, lattiero-caseari, legumi e prodotti tradizionali e tipici, pasta, olive, salumi, prodotti da forno come il pane di Altamura, i prodotti pugliesi in esposizione a Parma.