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Grandinata del settembre 2023 nel Nord Barese, le motivazioni dell’impossibilità a presentare richiesta di declaratoria

“Le risposte concrete che chiede il consigliere regionale della Lega Fabio Romito in merito al riconoscimento dello stato di calamità relativo alla grandinata del 23 settembre 2023 sono negli atti, puntualmente prodotti dai servizi territoriali del Dipartimento Agricoltura della Regione Puglia e che mettono in evidenza l’impossibilità di procedere con una richiesta di declaratoria”. A sottolinearlo è l’assessore all’Agricoltura della Regione Puglia, Donato Pentassuglia, il quale ricorda come siano state seguite tutte le procedure rispetto alla grandinata citata dal consigliere Romito.

 

“I sopralluoghi previsti nelle more del Decreto Legislativo n. 102/2004 che disciplina le procedure per il riconoscimento degli aiuti rispetto alle calamità naturali, hanno evidenziato la mancanza dei requisiti minimi per invocare i benefici del Fondo di Solidarietà Nazionale – specifica Pentassuglia – in quanto l’incidenza percentuale della produzione lorda vendibile perduta, rapportata alla PLV ordinaria, risultava essere inferiore al 30%, ritenendo pertanto, ai fini del D.lgs. n. 102/2004, non sussistenti le condizioni oggettive per proporre la richiesta di emissione di declaratoria di calamità per eventi atmosferici di carattere eccezionale. Potevamo presentare al Masaf una richiesta di declaratoria senza gli elementi utili e contro la norma per ottenere per il riconoscimento dello stato di calamità? Questo il consigliere Romito lo sa. E sottolineo inoltre che dai sopralluoghi dei tecnici regionali è emersa la presenza di produzioni delimitate ammissibili all’assicurazione agricola agevolata, elemento ulteriore che rende improcedibile la proposta di declaratoria. I nostri territori, le nostre aziende agricole sono sempre più esposte agli eventi estremi: quello che oggi serve è pianificare strategie e attivare progetti reali di difesa dei nostri areali produttivi, con il sostegno di tutti i livelli istituzionali, senza alimentare polemiche senza fondamento che fanno solo il male dell’agricoltura pugliese”.

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