Grassano, proiettato il film ‘Mio cugino è il sindaco di New York’
E’ stato proiettato sabato 12 Marzo, in anteprima, il film documentario ‘MIO CUGINO E’ IL SINDACO DI NEW YORK’. Un film documentario interamente ‘fatto a mano’ da Vincenzo Lerose con la collaborazione di Enrico Giovannone per il montaggio e di Niccolò Bosio sound editing prodotto dalla MU.Film . Un ritratto ironico e graffiante di un piccolo paese della Basilicata che fra speranze e disillusione si ritrova nell’attesa della visita del suo più illustre “compaesano”: Bill de Blasio, sindaco di New York. Il film-documentario è stato girato con il contributo di Lucana Film Commission e dalla collaborazione di Film Commission Torino Piemonte.
Il sindaco di Grassano ha spiegato: “Esprimo apprezzamento e compiacimento per il lavoro di Vincenzo Lerose, anche a conferma dei fermenti culturali nel settore della rappresentazione filmica e cinematografica che sta vivendo oggi la Basilicata grazie ad attori, registi (anche giovani registi lucani!), Film Commission Regionale ed impareggiabili “location” dei nostri territori. Certamente la visita del Sindaco di New York a Grassano del 24 luglio 2014 è stata un evento di grande rilievo per la nostra comunità e per l’intera Regione Basilicata travalicandone persino i suoi confini. Bill de Blasio, nipote di emigranti dell’Italia meridionale (Grassano e Sant’Agata dei Goti), manifestando il suo orgoglio e l’attaccamento alla terra della nonna Anna Briganti assurge nello stesso tempo a paladino e a simbolo dei tanti italiani che con sacrificio e grande determinazione hanno trovato il successo, realizzato i loro sogni e si sono imposti sulla scena internazionale. Forse un possibile futuro Presidente degli Stati Uniti! La sola nota non condivisibile dell’apprezzato lavoro di Vincenzo Lerose ritengo sia la strisciante sensazione di rassegnazione che permea gli interventi dei diversi ragazzi nel documentario. Ritengo che al di la dei problemi e criticità delle nostre realtà sia necessario non solo evidenziarne le difficoltà ma che sia necessario, soprattutto da parte dei giovani, sfidare il futuro abbandonando quella atavica e malinconica rassegnazione e cercando di dare fondo a idee e progetti che possano far progredire le nostre comunità. E in tal senso, credo che la figura e la carriera del Sindaco di New York possa rappresentare un modello ed un “testimonial” eccezionale”.