Guardia di Finanza di Matera, lotta alla contraffazione ed altre attività illecite
In occasione della 624^ edizione della tradizionale festa patronale in onore di Maria SS. della Bruna nella città di Matera, il Comando Provinciale della Guardia di Finanza ha eseguito mirati servizi a tutela degli interessi economici e finanziari nazionali e locali, coordinandosi con le altre forze di polizia per il mantenimento dell’ordine e della sicurezza pubblica, sulla base delle decisioni assunte in sede di comitato provinciale presieduto dal Prefetto. Nel periodo dei festeggiamenti, le Fiamme Gialle materane hanno presidiato il territorio con numerose pattuglie: complessivamente sono stati oltre sessanta i militari impegnati, di cui venti baschi verdi impiegati esclusivamente in servizio di ordine pubblico.
Come negli anni scorsi, l’afflusso di presenze in città ha fatto registrare anche una recrudescenza del fenomeno della contraffazione. Nel corso delle attività di controllo sono stati sottoposti a sequestro penale oltre 1.200 articoli con marchio contraffatto delle più note griffes (occhiali da sole, cinture, borse, cappellini, foulard ed altri accessori d’abbigliamento). Sono stati denunciati alla locale Procura della Repubblica nr. 11 soggetti per i reati di commercio di prodotti con marchi falsi e per ricettazione.
Le Fiamme Gialle materane hanno altresì effettuato controlli a tappeto sia nei confronti degli ambulanti presenti in città per l’occasione che nei confronti degli esercizi commerciali insistenti sul territorio. Nr. 20 commercianti sono stati verbalizzati per non aver ottemperato all’obbligo del rilascio della prevista documentazione fiscale per le cessioni e o prestazioni di servizi eseguite (scontrino o ricevuta fiscale).
Tra le attività illecite represse emerge quella posta in essere, tra le bancarelle, da un quarantacinquenne pugliese, colto mentre era intento ad “adescare” i passanti in una vera e propria offerta di gioco con posta e vincita in denaro, mediante l’utilizzo di dadi, pubblicizzandola con un cartello, apposto sul tavolino allestito per l’occasione, riportante la dicitura ”gioco alla pari”. Il quarantacinquenne è stato denunciato alla locale Autorità Giudiziaria per il reato di esercizio del gioco d’azzardo e gli sono stati sequestrati i dadi, il lancia dadi, il tavolino e oltre 700 euro in contanti.