Guasto oleodotto, interviene il presidente Stella
“La notizia della perdita di petrolio sull’oleodotto Viggiano-Taranto, che ha interessato l’agro di Bernalda, desta fortissime preoccupazioni. Il presidente Stella, mentre è in corso la conferenza di servizio nel Comune di Bernalda per fare il punto sulla questione ambientale, ha scritto alla Regione, al Prefetto e al sindaco di Bernalda.
“La porzione di terreno in cui ha avuto luogo lo sversamento, infatti, oltre a essere ricco di numerose falde acquifere è situato tra i fiumi Basento e Bradano, una posizione sensibile che potrebbe determinare significative perdite sul fronte ambientale e produttivo. Un gravissimo episodio – sottolinea Stella – che ripropone all’attenzione del territorio, e delle istituzioni preposte alla sua salvaguardia, il problema della gestione delle risorse petrolifere lucane che oltre a essere sostanziale rispetto allo sviluppo delle nostre comunità, incide pesantemente sul fronte della salute dei cittadini.”
“Non possiamo eludere le aspettative e le tensioni che un avvenimento del genere ha provocato nelle popolazioni che chiedono, oggi più che mai, maggiore determinazione e attenzione rispetto alla gestione delle risorse locali il cui sfruttamento da parte di terzi deve generare condizioni realmente vantaggiose per gli autoctoni. Rendere produttivi – si legge nella nota – i beni naturali che di fatto realizzerebbero il progetto di rilancio della regione e tutelare l’incolumità degli abitanti, sono elementi troppo importanti per poter lasciare, tra le altre cose, al diretto controllo delle compagnie il monitoraggio delle operazioni estrattive. Il Materano ha investito molto nel settore agricolo e altrettanto ha fatto in quello turistico, speranze e sacrifici che disegnano il profilo di una provincia che non può perdere ancora una volta la propria scommessa rispetto a un futuro diverso. L’occupazione e lo sviluppo che inseguiamo con tanta volontà, e qualche volta con non poco scoramento, devono rimanere l’orizzonte del nostro impegno e della nostra cura.”