I consiglieri lucani Marrese, Lacorazza e Cifarelli chiedono di ritirare il bando per l’affidamento dei servizi assistenziali, terapeutico riabilitativi e socio-riabilitativi per utenti psichiatrici
La gara per l’affidamento in gestione dei servizi assistenziali, terapeutico riabilitativi e socio riabilitativi per utenti psichiatrici, nella sua complessità, in assenza di un Piano regionale per i servizi sanitari e senza che il Consiglio regionale potesse esprimersi su un atto di programmazione di questa levatura ed impatto, assume una valenza al limite della legittimità e come tale abbiamo presentato una mozione per chiedere il ritiro del bando in questione e la convocazione di un Consiglio regionale straordinario. E’ quanto dichiarano i Consiglieri regionali del PD Roberto Cifarelli, Piero Lacorazza e Piero Marrese.
“Questo bando di gara per l’affidamento in gestione dei servizi assistenziali, terapeutico riabilitativi e socio riabilitativi per utenti psichiatrici è una vera indecenza e rappresenta un vero schiaffo a tutti gli operatori di settore oltre al fatto che la gara in oggetto è stata interessata da una serie di ricorsi al TAR e ad altri organismi di controllo in quanto presenta (presenterebbe) una serie di anomalie e di incongruenze da chiarire. Ed è bene ricordare che un ricorso ha già prodotto degli effetti determinando la rettifica dei quadri economici relativi agli importi a base di gara e il differimento al 9 luglio del termine per la presentazione delle offerte (tra i motivi di censura l’errata determinazione dei costi di manodopera, non in linea con il nuovo CCNL per i lavoratori del settore socio-assistenziale).
Che senso ha procedere ad un bando una gara da 100 milioni di euro mentre il Tar Basilicata ribadisce la necessità della conclusione dell’iter di accreditamento delle strutture socio-sanitarie e la Regione Basilicata sta per giungere alla conclusione di tale iter? Si chiedono i Consiglieri del Partito Democratico.
“Sentiamo di condividere a pieno tutte le perplessità e la contrarietà mostrate dal mondo sindacale e della cooperazione, dei lavoratori e delle lavoratrici che sino ad oggi con immensi sacrifici si sono fatti carico di operare in un settore di grande impatto sociale.
Riteniamo che vadano tutelati la qualità dei servizi e la dignità dei lavoratori e che la sanità in Basilicata è un bene comune che va salvaguardato in ogni modo”, concludono Cifarelli, Lacorazza e Marrese.