I genitori dei bimbi affetti da autismo chiedono alla Regione Puglia l’approvazione del regolamento sull’assistenza
L’associazione ‘Amici di Nico Onlus’, dal 2011 struttura d’eccellenza con sedi a Matino e Lizzanello, assiste circa 60 pazienti affetti da disturbi dello spettro autistico, dando lavoro a 44 figure specializzate. In assenza di una normativa specifica per la patologia, il centro salentino rientra tra le strutture socio-assistenziali previste dall’articolo 60 del regolamento regionale n. 4/2007, destinate a soggetti diversamente abili tra i 6 e i 64 anni con notevole compromissione delle autonomie funzionali. Ma, per i bimbi di età inferiora a 6 anni, la legge tace, come tacciono convenzioni e sussidi.
“Eppure tavoli programmatici e linee guida acclamate e mai messe in pratica hanno ribadito l’importanza di una diagnosi precoce degli autismi. – ha specificato la presidente Maria Antonietta Bove – Sappiamo che la malattia non ha cura, ma se ‘presa’ in tempo si può fare molto per ridurne la disabilità. Invece, per un sistema contorto e incomprensibile, ci troviamo a non poter erogare servizi specialistici di comprovata efficacia a bambini al di sotto dei 6 anni”.
Chi può permettersi le cure paga specialisti di tasca propria; per gli altri, invece, c’è solo l’intervento di logopedisti e psicomotricisti, insufficienti ad affrontare adeguatamente il problema. E questo ha spinto a scrivere al presidente della Regione Michele Emiliano per sollecitare l’apertura del regime di accreditamento a strutture specializzate nella riabilitazione ambulatoriale e semi-residenziale per l’autismo, oltre all’attivazione di specifiche prestazioni di assistenza domiciliare integrata. In calce, la firma di molte delle 128 famiglie afferenti all’associazione sopra citata.
“È un delitto lasciare che i bambini con una diagnosi oggi moderata siano domani adulti costretti al ricovero in strutture psichiatriche senza via d’uscita, quando si potrebbe fare tanto per limitarne la deriva”, denunciano i genitori. Un genitore, in particolare, residente a Leverano ha affermato che il suo comune ha pagato con un ritardo di 12 mesi.
I ritardi nel pagamento, poi, sono gravati sull’associazione stessa, costretta a far fronte anche alle inefficienze delle varie amministrazioni. “Siamo in difficoltà – ha ammesso la presidente – abbiamo bisogno di sostegno e collaborazione perché ne va della sostenibilità di tutto il progetto”. E proprio per sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema, il 2 aprile prossimo, giornata mondiale dell’autismo, l’associazione “Amici di Nico ”sarà a Lecce per un flash mob che colorerà di blu piazza S. Oronzo, con la partecipazione del Cts di Lecce, di diversi Istituti Scolastici della Provincia di Lecce, associazioni e privati cittadini.