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I lavoratori INPS e INPDAP in sciopero per l’intera settimana

Le lavoratrici e i lavoratori di INPS e INPDAP sono fortemente preoccupati sia per la piega che sta prendendo la riorganizzazione degli enti previdenziali che per quanto contenuto nella spending review e nella legge di stabilità 2013, che tra i tanti provvedimenti controproducenti per l’offerta di servizi e punitivi per il lavoro pubblico prevede:

• una riduzione di spesa degli enti pubblici previdenziali e assistenziali di almeno 300 milioni di euro;

• la soppressione di gran parte dei processi operativi degli enti disciolti;

• la drastica riduzione di personale, con la messa in mobilità forzata dei soprannumerari;

• la possibile esternalizzazione dei processi lavorativi.

La preoccupazione dei lavoratori è forte perché la salvaguardia delle condizioni di lavoro e dei livelli occupazionali degli istituti previdenziali è strettamente correlata all’erogazione dei servizi di previdenza e assistenza ai cittadini. È appena il caso di ricordare che gli istituti di previdenza pubblici sono proprietà dei lavoratori e delle imprese perché finanziati con i loro soldi, ed essi rappresentano sul territorio il presidio principale dell’intero sistema di welfare del nostro Paese.

Da quando c’è la crisi non un solo provvedimento è stato adottato da questo governo – come da quello che lo ha preceduto – in favore di chi vive del proprio stipendio o di una pensione.

Si è colpito duro, sempre e solo sugli stipendi, sulle pensioni e contro i servizi per i cittadini.

Ormai la misura è colma!!!

I lavoratori di INPS e INPDAP considerano INSOPPORTABILE il danno che questo governo sta infliggendo ai servizi, ai cittadini e alle imprese.

Per questo motivi i lavoratori di INPS e INPDAP saranno in mobilitazione a partire da lunedì 22 e per tutta la settimana davanti alle sede dell’INPS dalle ore 12.00 alle ore 12.30 e dalle ore 10.00 alle ore 10.30 davanti alla sede INPDAP per spiegare ai cittadini che se i tagli previsti dalla legge di stabilità dovessero essere approvati dal parlamento dal 1° gennaio 2013 non sarà più possibile garantire i servizi che essi erogano a cittadini e pensionati.

FP CGIL (Maragno)

UIL PA (Dicuia)

 

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