I Parroci del Metapontino: contro ogni forma di violenza mettendosi sempre in prima linea
“La chiesa si schiera contro ogni forma di violenza mettendosi sempre in prima linea. Quando ci mettiamo nelle mani di Dio la paura scompare. Certamente c’è paura, è questo che si percepisce. Ma quando ci mettiamo nelle mani di Dio la paura va via”. Sono i commenti di don Antonio Mauri, don Salvatore De Pizzo e don Nicola Modarelli, rispettivamente parroci di Policoro (MT) della Chiesa Madre Maria SS. del Ponte, del Buon Pastore e di San Francesco dopo l’incontro cittadino svoltosi a Policoro contro ogni forma di violenza.
“Noi come chiesa sosteniamo che nella società ora c’è una crisi di valori e questi sono i risultati: gli atti violenti. Crediamo – proseguono don Antonio Mauri, don Salvatore De Pizzo e don Nicola Modarelli – che il senso del dovere, del sacrificio, delle regole, debbano essere inculcati dalle famiglie. La politica c’è a livello di impegno formale ma fattivamente abbiamo paura che anch’essa sonnecchi un po’. Il torbido che è davanti ai nostri occhi permette di pescare, nel limpido questo non sarebbe possibile. Quando si agisce animati da principi morali nell’interesse pubblico e della collettività si rischia di essere bersaglio di critiche e di attacchi personali, che non sempre rientrano in una normale dialettica interna al settore di riferimento, in questo caso il mondo del lavoro, delle istituzioni, del sociale. E abbiamo visto il nostro territorio subire gravi danni. E’ allora che le istituzioni hanno il dovere di intervenire per ripristinare, anche con la forza della legge se necessario quando non prevale il buon senso, la pacifica convivenza tra cittadini. Ebbene – concludono i parroci – saremo presenti a qualsiasi forma di manifestazione pacifica e silenziosa, porteremo il segno e la presenza del Signore perché, intimidire una comunità, un territorio o una sola persona con atti vandalici senza un perché, è un gesto da condannare a prescindere. Tra persone ci si confronta pacificamente e si cerca di trovare una soluzione condivisa senza violare la legge”.