I professori dell’orchestra ‘Schipa’ di Lecce occupano la sala della Provincia
I docenti dell’orchestra Ico ‘Tito Schipa’ di Lecce sono vicinissimi al licenziamento; per i 58 lavoratori ‘orchestrali’, infatti, la procedura aperta si conclude il prossimo 6 luglio. Per scongiurare quest’ipotesi, i docenti hanno occupato ieri, sino alle ore 15, la sala giunta di Palazzo Adorno, sede degli uffici della presidenza della Provincia di Lecce. Una volta ‘sciolta’ l’assemblea, gli orchestrali si sono dati appuntamento per il bis, previsto per stamane, alla stessa ora e nello stesso luogo. Una cosa è certa: il 15 giugno non sarà possibile far partire la programmazione artistica estiva per mancanza della necessaria copertura economica.
Slc Cgil, Fistel Cisl, Uilcom Uil, al fianco dei lavoratori, stigmatizzano quanto sta avvenendo: “Mentre il nostro territorio perde un patrimonio culturale e artistico di enorme valore, il cartellone estivo viene cancellato, rischiando così di perdere anche il finanziamento del Fus di 500mila euro; e così mentre 60 persone e le loro famiglie perdono il lavoro, le istituzioni perdono tempo sugli impegni presi e, cosa gravissima, i componenti del Consiglio d’amministrazione della Ico, di cui è presidente lo stesso Antonio Gabellone, continuano a percepire le indennità”.
Le segreterie sindacali stanno cercando di ovviare a tutto ciò, una vera e propria corsa contro il tempo, ed hanno chiesto sia l’azzeramento del Cda della Fondazione, sia l’immediata individuazione di una soluzione atta a scongiurare i licenziamenti. Per queste ragioni, hanno inviato un appello al neopresidente della Regione Puglia, Michele Emiliano. “Sono numerosi i fattori che stanno minando il futuro della Fondazione. – si legge nella lettera inviata dai sindacati – Dalla legge 56 di riordino istituzionale (Delrio) alla mancata promulgazione della legge regionale conseguente in merito alla attribuzione delle deleghe; dal taglio dei fondi alla cultura a una storia manageriale della Fondazione priva di qualsiasi spinta a ricercare nuove risorse e nuovi mercati. Giova ricordare che ci ritroviamo a pochi giorni dall’avvio delle procedure di licenziamento senza nessuna prospettiva”. I sindacati hanno chiesto al neo-governatore della Puglia di procedere con l’atto amministrativo di liquidazione del contributo regionale per lo scorso anno e, non appena si sarà insediato e individuato l’assessore di competenza, di aprire un tavolo che sia in grado di tutelare questo patrimonio culturale.
Per la cronaca, dei 58 lavoratori, 37 hanno un contratto a tempo indeterminato, 17 a tempo determinato, due amministrativi e due ausiliari .