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I sindaci di Ostuni, Carovigno e Fasano ed imprenditori pugliesi scrivono al presidente del Consiglio per l’emergenza Xylella

“Con cuore e occhi pieni di amarezza, ma con la speranza di essere ascoltati, ci rivolgiamo a lei perché volga lo sguardo sulla drammatica situazione degli ulivi in Puglia da anni aggrediti dalla Xylella. Allarmi, denunce, dibattiti e inchieste non sono servite per sconfiggere il batterio, che ha già compromesso milioni di piante in particolare nel basso Salento e continua ad essere aggressivo contaminando ampie zone fra le province di Brindisi e Bari”. E’ un passaggio della lettera sottoscritta da decine di imprenditori pugliesi e dalle amministrazioni comunali di Ostuni, Carovigno e Fasano ed indirizzata alla premier Giorgia Meloni. 
Nella missiva si chiedono al Governo “misure radicali e concrete” per fronteggiare gli effetti della Xylella dopo i gravi danni già provocati all’olivicoltura ed al paesaggio del Leccese e Brindisino. 
“La Puglia, tanto decantata e amata e diventata prestigiosa destinazione internazionale, ammirata dai potenti della terra come al recente G7 a Savelletri, non sarebbe più la Puglia senza i suoi olivi secolari e senza il suo olio extravergine di oliva. – continua la lettera – Occorre salvare gli ulivi pugliesi a rilanciare l’olivicoltura della regione, e questi interventi, parecchio costosi, non sono sopportabili dai singoli operatori. Se il batterio dovesse avere partita vinta sarebbe la scomparsa di un patrimonio naturale unico al mondo con la conseguente marginalità dell’olio extravergine d’oliva italiano, oltre a un incalcolabile impatto ambientale, paesaggistico, culturale ed economico”.

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