I venerdì culturali di Presenza Lucana
L’Associazione Culturale Presenza Lucana dopo aver girato la boa del suo ventesimo anno si ripresenta con un nuovo programma che, settimanalmente, proporrà appuntamenti di rilievo nel panorama degli eventi culturali cittadini.
Prima di iniziare le nuove attività dei “Venerdì Culturali”, che termineranno a fine Giugno, il Presidente, il Direttivo e i soci ringraziano tutti i relatori, gli artisti che si sono avvicendati, nei venti anni, per portare il loro contributo di conoscenza negli incontri promossi, settimanalmente, dall’Associazione. Un ringraziamento, anche, alla stampa tutta per la collaborazione.
Si comunica che le nuove iscrizioni all’Associazione Culturale, aperte anche ai non lucani, si eseguono di Venerdì alle 18.30.
Venerdì 14, alle ore 18.45, ingresso libero, nella sede dell’associazione culturale e sociale “Presenza Lucana”, in Via Veneto 106/A, il prof. Rosario Quaranta presenterà il libro di Gerardo Trisolino “Come leggere Nniccu Furcedda di Gerolamo Bax”, edito da Ferrarelli & D’Andrea (pp. 330, euro 18), giunto in pochissimi mesi alla seconda edizione.
L’incontro sarà introdotto da Michele Santoro, presidente dell’associazione.
Gerardo Trisolino, saggista e poeta di Francavilla Fontana, fa splendere di nuova luce questo classico della letteratura salentina dei primi decenni del Settecento. Il suo libro è stato accolto molto favorevolmente sia da parte del pubblico sia della critica.
L’autore propone sia il testo dialettale, secondo l’edizione critica del professore Mario Marti, sia la traduzione italiana a fronte, novità assoluta del suo lavoro. L’uno e l’altro sono fittamente annotati a piè di pagina con osservazioni critiche, filologiche e etimologiche, per consentire la piena comprensione del capolavoro di Bax.
La commedia fu scritta in versi endecasillabi con rima al mezzo, secondo il modello dei gliommeri napoletani. L’importanza dell’opera deriva proprio da questa sua alta specificità letteraria, che fa di Bax un poeta esperto nell’arte della metrica. Contemporaneamente egli ha scritto per divertire il pubblico, usando i toni della farsa e della satira.
Della sua commedia farsesca non è giunto il testo autografo. Il primo a pubblicarla fu lo storico Pietro Palumbo nella sua “Storia di Francavilla”, uscita nel 1869. Da allora l’opera ha avuto molto successo, a tal punto che è rappresentata ogni anno dalle compagnie locali.
Dopo i diversi studiosi che si sono occupati di questo gioiello della letteratura salentina, finalmente Trisolino ha curato la traduzione italiana, per consentirne la diffusione e la conoscenza su tutto il territorio nazionale. Nelle cinquanta pagine dell’introduzione lo studioso fornisce, in modo piacevole, tutte le informazioni su Bax e sulla sua opera, affrontando questioni filologiche e letterarie.
Nella prefazione al volume, Ettore Catalano, italianista dell’università di Lecce ed esperto di teatro, così scrive: «Il lavoro di Gerardo Trisolino ha l’indubbio merito non solo di riportare al centro dell’attenzione critica il celebre testo di Gerolamo Bax, ma di proporlo, in una accurata e felice traduzione italiana, corredata da note e puntualizzazioni linguistiche e dialettologiche, ad un pubblico più vasto attratto dalla ricchezza della letteratura salentina e dalla fortuna teatrale del testo».