I volontari di Matera 2019 realizzano e donano mascherine alle case famiglia materane
“Come possiamo continuare ad essere d’aiuto alla nostra comunità nell’emergenza da Coronavirus?” E’ questa la domanda che si sono posti alcuni membri del team volontari di Matera 2019, quei cittadini che nel percorso della Capitale Europea della Cultura hanno messo il proprio tempo e le proprie abilità al servizio della comunità materana e dei visitatori arrivati in città.
La pandemia ha temporaneamente fermato le attività della Fondazione Matera Basilicata 2019 che li avrebbero visti ancora una volta protagonisti, ma non il loro desiderio di mettersi a disposizione degli altri, come fatto negli anni scorsi. Da questa precisa volontà e sulla scia della partecipazione dei volontari ai laboratori di sartoria organizzati dalla Silent Academy della Cooperativa sociale il Sicomoro, è nata l’idea di unire nuovamente le forze per realizzare delle mascherine di comunità per la protezione dal virus, da donare a chi ne avesse più bisogno, proprio attraverso la collaborazione con Il Sicomoro. Cultura e tradizione del cucito ma anche del riciclo. Mettendo mano ad ago, filo e macchina da cucire e recuperando tessuti fra lenzuola, tende o abiti non più in uso, grazie al sostegno della Fondazione Matera Basilicata 2019 che ha fornito elastici, bandierine in TNT rimaste in magazzino durante il 2019, riutilizzate per creare i filtri interni, e il contributo di Open Design School per il taglio delle dime, i volontari di Matera 2019 hanno realizzato 140 mascherine che, in accordo con il Sicomoro, si è deciso di donare agli operatori ed ospiti delle case famiglia della città.
Nel pomeriggio di giovedì e nella mattinata di venerdì, c’è stata la prima consegna presso le case famiglia “Il glicine”, “La casa di Robin”, “La casa di Abram”, “La casa sull’albero” e “L’individuo”. In ogni realtà i volontari hanno avuto una cauta ma festosa accoglienza da parte degli operatori che hanno apprezzato l’attenzione rivolta ad una fascia sociale così importante e delicata.
“Il dono – sottolinea Massimiliano E. Burgi della Fondazione Matera Basilicata 2019 – è uno degli aspetti che caratterizza l’attività dei volontari. Nella condizione di distanziamento fisico imposta dall’emergenza virus, questo dono diventa anche occasione per sentirsi vicini, sia come squadra che rispetto alla comunità. Questa della realizzazione e distribuzione delle mascherine è la prima attività che ha coinvolto i volontari dopo l’anno da Capitale, e grande è stata la loro emozione di rindossare maglietta e felpa marchiati “1+1 Fa 2019” (lo slogan dei volontari) e di tornare in azione, ma anche di buon auspicio per una ripartenza dei progetti di Matera 2019 con i cittadini, all’insegna di nuove relazioni in cui le stesse mascherine diventano occasione di abbattimento delle barriere. L’esperienza del team dei volontari è sicuramente fra le migliori eredità di Matera 2019: alcuni di loro hanno infatti deciso di dare vita ad una associazione con l’obiettivo di continuare a mettersi a disposizione della collettività in ambito culturale”.