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I4Food Project, studio delle buone pratiche praticate da Spagna e Ungheria nell’agroalimentare

Il progetto I4Food, realizzato nell’ambito del Programma INTERREG IVC con il co-finanziamento del Fondo europeo di sviluppo regionale, ha come obiettivi prioritari l’innovazione e l’economia della conoscenza nel settore agroalimentare del programma INTERREG IVC con un focus sull’imprenditorialità e sulle PMI. Tra gli obiettivi specifici fondamentali del progetto I4Food c’è n’è uno dedicato all’identificazione di buone pratiche basata sull’analisi delle industrie agroalimentari regionali, allo scopo di far emergere il potenziale imprenditoriale delle industrie in ambiti strategici come il lavoro e l’occupazione, l’innovazione e il trasferimento di conoscenze, la cooperazione economica regionale, le nuove opportunità di finanziamento e di mercato, soprattutto in termini di alimenti sicuri, salutari, prodotti sul posto e di PMI sensibili sul fronte delle tematiche ambientali.

A questo proposito il quarto incontro dei partner del progetto a Pécs, in Ungheria, il 17 e 18 aprile scorsi, si è svolto con una visita studio, presentando tre Buone Pratiche nella regione Transdanubiana meridionale. I partner [la Provincia di Matera (Italia); Peacritt – Organizzazione regionale ed europea per Comunicazione, Ricerca, Innovazione e Trasferimento Tecnologico nel settore Agroalimentare (Francia), il Consiglio regionale della Karelia settentrionale (Finlandia); Centru Agenzia di Sviluppo Regionale (Romania), il Consiglio della Contea di Granada (Spagna)] si sono riuniti per un incontro tecnico in cui il Partner Capofila, l’Agenzia di Sviluppo Regionale del Transdanubio Meridionale, li ha aggiornati sullo stato del progetto e ha presentato le Buone Pratiche da visitare.

La prima Buona Pratica ungherese è un esempio di cooperazione tra le imprese regionali, la Premium Hungaricum Association al centro culturale Zsolnay Cultural Quarter di Pecs. L’organizzazione è stata fondata per mettere insieme le piccole e medie imprese che producono e vendono prodotti tradizionali ungheresi alimentari di alta qualità.

La seconda Buona Pratica, rappresentata dalle cantine Gere a Villány, è la produzione dell’olio e della farina di semi di vinaccioli con l’utilizzo del sottoprodotto della vinificazione ottenuta con il coinvolgimento della ricerca universitaria a sostegno dello sviluppo di prodotti locali sani e sicuri.

La terza Buona Pratica è Fino Food Ltd in Kaposvár, una azienda familiare di medie dimensioni che fornisce latte di alta qualità e prodotti giornalieri sani (specialmente formaggio), integrando tradizione e innovazione.

Per conoscere meglio l’industria agroalimentere della regione del Transdanubio del Sud i partner hanno inoltre visitato: le cantine Mokos in Palkonya, che producono vino di frutta ( ciliegia, pesca, ecc.), il centro di ricerche alimentari dell’Università di Kaposvár e il suo impianto di trasformazione delle carni di cervo a Boszenfa. Prima della visita a Pécs, i partner si erano già incontrati nel mese di febbraio per un’altra visita di studio a Granada. Le Buone Pratiche presentate sono state: Hortoan, associazione ortofrutticola di Las Vegas Andalusia che si occupa del recupero dei semi e della conservazione dei raccolti tradizionali; ANCOS, associazione no profit che promuove il lavoro degli allevatori di ovini controllandone tutto il processo produttivo e la commercializzazione.

I partner avevano visitato anche diverse aziende alimentari della provincia di Granada che producono e vendono vino, rum, chirimoya, asparagi e olio d’oliva. I partner si incontreranno di nuovo tra l’11 e il 13 giugno a Lione, in Francia, per un’altra visita studio e per la conferenza di medio termine del progetto organizzate entrambe dal partner francese, PEACRITT e dal loro cluster regionale, chiamato “cluster Allira.” La conferenza si rivolgerà principalmente alle PMI regionali di trasformazione agroalimentare e poi anche agli esperti e funzionari regionali.

 

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