IdV Potenza contraria alla messa in funzione del termo-distruttore
“Il termo-distruttore di Potenza non deve tornare in funzione. In Basilicata c’è già un mostro ecologico che mina quotidianamente la salute dei cittadini e l’ambiente quale é Fenice. Gli inceneritori vanno chiusi a vantaggio di forme alternative e moderne per lo smaltimento dei rifiuti”. Lo dichiara Nicola Stefano Laguardia, responsabile cittadino dell’Italia dei Valori di Potenza. “Il problema annoso dello smaltimento dei rifiuti in città continua ad essere affrontato con logiche superate, anacronistiche e divergenti dalle necessità di una società moderna e dinamica che richiede interventi rapidi e responsabili, particolarmente per la difesa dell’ambiente e della salute. Non si possono, semplicisticamente, indicare soluzioni che, per salvare pochi posti di lavoro, scaricano sulla collettività danni ambientali insostenibili ed inaccettabili. I lavoratori vanno riconvertiti nelle nuove tecnologie perché i livelli occupazionali vanno salvaguardati tutti. Ogni altro approccio al problema, che non vada in questa direzione, è sbagliato e inadeguato ed è parte di un modo di far politica che non incrocia più né la volontà popolare, né il consenso politico, né quello sindacale. La soluzione di una ‘raccolta differenziata spinta’, prospettata dal Comune con il progetto del CONAI, può essere la soluzione. E’ l’approccio alla soluzione che non va. Se è vero, come è vero che differenziare comporta utili certificati (vendita di carta, vetro, plastica), non si capisce perché non si debba appoggiare a tali utili, certi e incrementabili, come lo studio CONAI dimostra, un apposito investimento da attuare direttamente dal Comune. La differenziata – conclude Laguardia – potrebbe partire domani e assorbire, nell’ambito delle previste assunzioni, anche quel personale che oggi è inutilmente addetto ad un impianto obsoleto e pericoloso che va, responsabilmente, accantonato in quanto costituisce solo, e da troppi anni, fonte di spesa a carico dei cittadini. Occorre poi fare chiarezza su sprechi e ritardi”.