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Il 100% dei docenti della fase C della mobilità della secondaria di I grado fuori dalla Puglia

Con buona pace del sarcasmo di Matteo Renzi, che lo scorso anno polemizzava con Michele Emiliano sulla questione dell’esodo dei docenti pugliesi, a trasferimenti della secondaria di I grado pubblicati possiamo affermare con certezza che si tratta di una vera e propria ecatombe.
Se sommati ai fuoriusciti della primaria, il numero dei docenti in esodo sale complessivamente a 1.710 unità confermando puntualmente quanto avevamo sostenuto.
Ricordando che i nostri calcoli si basano sulla sigla della provincia di nascita dei docenti di scuola secondaria di I grado, all’interno della tabella della mobilità, siamo in grado di fornire i seguenti dati, certamente suscettibili di modifiche, soprattutto dovute ai numerosi errori già riscontrati nelle operazioni sulle scuole dell’infanzia e primaria.
Docenti complessivamente in mobilità fuori regione 839
Docenti che hanno volontariamente scelto altra regione 128
Docenti che non hanno potuto scegliere la regione di destinazione 711 (100% dei docenti che hanno partecipato alla fase C dei trasferimenti)

Tra i docenti che vanno fuori regione vi è la seguente ripartizione tra posti comuni e di sostegno:
Docenti di posto comune fase C fuori regione 327
Docenti di sostegno fase C fuori regione 384

Solo apparentemente i dati della secondaria di 1° grado sono, in valori assoluti, meno eclatanti rispetto alla scuola primaria perché, al contrario, in termini percentuali sull’organico complessivo dei docenti il dato è inconfutabile nella sua drammaticità.
Nel momento in cui scriviamo non possiamo essere certi che errori ci saranno, ma considerato quanto sta accadendo nella mobilità della primaria, è lecito prevedere che anche la mobilità nella secondaria di 1° grado presenti gli stessi esiti disastrosi verificatisi nella primaria, visto che fino a ieri il sottosegretario Faraone ha dato conferma che le procedure non saranno riviste nonostante le migliaia di casi di diritti negati e interessi lesi
Come sempre, ci attiveremo in tutte le nostre sedi territoriali per venire a capo degli errori che dovessero essere accertati e supportare i docenti che ci confermeranno la loro fiducia, non meritevoli certo di essere trattati alla stregua di meri pacchi postali.
Se saranno confermati gli errori del sistema, per la FLC Puglia l’unica possibilità d’uscita rimarrà quella di ritirare le tabelle della mobilità già pubblicate, reimpostare il famigerato algoritmo e rifare i movimenti, anche rinviando di un anno le fasi successive non indispensabili a garantire il regolare avvio del nuovo anno scolastico, a cominciare dall’inutile e preoccupante fase della “chiamata diretta” dei docenti.
Da ultimo, riteniamo estremamente grave l’uso del tutto discrezionale dell’informativa sulla mobilità, che continua ad essere lacunosa e variabile a seconda delle convenienze del Ministero, con un atteggiamento lesivo non solo delle prerogative sindacali, ma anche dei più generali diritti di cittadinanza su una comunicazione chiara, trasparente e oggettiva da parte della Pubblica Amministrazione.
Non ci fermeremo di fronte a tanta prepotenza e stiamo valutando anche di coinvolgere i parlamentari pugliesi per sostenere con forza le ragioni di tanti docenti le cui attese sono andate deluse per l’ostinazione pervicace del Ministro e di qualche sottosegretario del MIUR.

Claudio Menga – Segr. gen. FLC CGIL PUGLIA

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