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Il 24 e 25 agosto nella gravina San Marco di Massafra, il mito di Kore riecheggerà nell’incantevole scenario del villaggio rupestre di Santa Marina

Martedì 24, al tramonto, e mercoledì 25 agosto 2021, all’alba, il mito di KORE riecheggerà nell’incantevole scenario del villaggio rupestre di Santa Marina, nella gravina San Marco di Massafra.

L’evento spettacolare rientra in “Mari, miti, riti”, progetto a cura del Teatro delle Forche, nell’ambito della Programmazione Custodiamo la cultura in Puglia (Fondo Speciale per Cultura e Patrimonio Culturale), finalizzato a valorizzare attrattori naturali e culturali della provincia di Taranto, attraverso la messa in scena di performance artistiche site-specific.

In programma una passeggiata nel villaggio rupestre, in collaborazione con l’Info Point di Massafra, e lo spettacolo teatrale sensoriale KORE, ispirato al mito di Persèfone e di Demetra, dea della fertilità del suolo, della terra, della fecondità femminile, dell’alternarsi delle stagioni, del ciclo della vita e della morte e dell’eterno ritorno.

Una produzione del Teatro delle Forche, con Giorgio Consoli, Erika Grillo, Giancarlo Luce, Ermelinda Nasuto. Regia di Giancarlo Luce. Musiche e allestimenti Walter Pulpito.

Due le repliche in programma: martedì 24 agosto, al tramonto, con inizio alle ore 19.00; mercoledì 25 agosto, all’alba, con inizio alle ore 5.15.

Raduno venti minuti prima sul Lungovalle Niccolò Andria. Posti limitati e prenotazione obbligatoria al numero 0998801932 o via mail all’indirizzo info@teatrodelleforche.com.

Ticket 5 euro. L’evento sarà realizzato nel rispetto della normativa anti-Covid. Accesso consentito agli spettatori muniti di Green Pass o tampone negativo nelle ultime 48 ore. Si consigliano scarpe e abbigliamento comodo.


Persefone o Kòre in greco vuol dire “giovane donna”.

Figlia di Demetra e Zeus, viene rapita e portata negli inferi da suo zio Ade, invaghitosi di lei. Nel regno di Ade, Persefone assaggia il frutto dei morti, il melograno, senza sapere che quel cibo comporterà  il suo rimanerne per sempre prigioniera dell’oscurità.

Ma sua madre Demetra, “la portatrice di stagioni”, sorella di Zeus, non si rassegna alla perdita della figlia e riesce a riportare in vita Persefone, minacciando la morte di tutti gli uomini.

Si compie così il ciclo delle stagioni. Persefone resterà regina dell’Ade ma, per sei mesi all’anno, potrà tornare sulla terra accanto a sua madre.  

Al passaggio di Persefone la terra, da fredda e arida che era, ritorna a fiorire ed il mondo riprende a godere dei suoi doni.

Con questo mito, i greci antichi spiegavano l’alternarsi delle stagioni, il rifiorire della natura e la ciclicità del tempo.

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