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Il 42% dei lucani affetti da patologie oncologiche si cura in altre regioni d’Italia

“Il 42% dei lucani affetti da patologie oncologiche decide di curarsi in altre regioni. Una vera e propria fuga dagli ospedali lucani che deve farci riflettere sulla necessità di effettuare opportuni investimenti nella prevenzione e nella cura dei tumori e che rappresentano la risposta migliore ai bisogni di salute dei lucani che incappano in una diagnosi di tumore”. E’ quanto afferma il consigliere regionale di Basilicata Oltre, Giovanni Vizziello, commentando i dati pubblicati da Agenas sulla mobilità oncologica nelle regioni italiane nell’anno 2021.

“Se i dati pubblicati dall’Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali non possono definirsi un fulmine a ciel sereno, è altrettanto vero che il sensibile incremento della migrazione sanitaria per le patologie oncologiche rispetto alle risultanze delle annualità precedenti rende improcrastinabile l’adozione da parte del governo regionale di misure in grado di dare risposte concrete ai lucani malati di cancro. – ha detto Vizziello – In primis occorre rendere effettive le reti oncologiche, veri e propri network che garantiscono le cure migliori perché fondate su percorsi diagnostico terapeutici assistenziali(PDTA) frutto di una valutazione multidisciplinare della malattia e della strategia di cura e che purtroppo spesso in Basilicata si riducono a meri percorsi di tipo amministrativo”.

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