Il Capo della Protezione Civile, Franco Gabrielli, in visita al distaccamento aeronautico di Jacotenente
Il Capo Dipartimento di Protezione Civile, Prefetto Franco Gabrielli, ha visitato il presidio di Protezione Civile presso il distaccamento aeronautico di Jacotenente (Foresta Umbra), allestito dalla Regione Puglia per la Campagna AIB 2013. Per il sesto anno la Puglia finanzia l’incontro tra volontari e funzionari di Protezione Civile di quattro diverse regioni (Puglia, Veneto, Emilia Romagna e Friuli Venezia Giulia e dell’Ana-Associazione Nazionale Alpini) a presidio del territorio del Gargano contro gli incendi boschivi.
“La Protezione Civile è una comunità, un sistema che rende se anche tutte le sue componenti funzionano. – ha detto Gabrielli ai giornalisti presenti – Un sistema maturo di Protezione Civile è quello in cui ognuno fa la sua parte: le amministrazioni ad ogni livello, i volontari e, naturalmente, i cittadini, che sono la base fondante. I cittadini italiani devono abituarsi ad essere operatori di sicurezza ed a pre-occuparsi, cioè a occuparsi ‘prima’ di conoscere il pericolo, per prevenirlo e affrontarlo consapevolmente. Se le comunità diventano consapevoli diventano esigenti, anche con i Comuni che devono fare Piani di protezione civile efficaci ed efficienti sempre aggiornati.
Oggi il vero valore aggiunto della Protezione Civile è il volontariato, organizzato ed attrezzato – ha continuato – e chi investe in volontariato organizzato di Protezione Civile fa un ottimo investimento”. Unico neo, le scarse risorse destinate ai mezzi aerei. E, in questo campo, Gabrielli non lesina critiche. “E´ vergognoso, siamo passati da 33 aerei antincendio dello scorso anno ad appena 14 di questa stagione estiva. In un Paese fragile e complesso come il nostro diventa difficile operare. Purtroppo in Italia abbiamo un vizio: ci accorgiamo del pericolo solo quando accadono le tragedie. Da un anno a questa parte, continuo a ripetere le stesse cose, ma nessuno mi ascolta”.
Presente a Foresta Umbra anche Guglielo Minervini, Assessore regionale alla Protezione Civile: “Questo presidio è l’incarnazione di un’Italia che funziona, di un sistema di cooperazione valido e aperto al contributo di tutti. Ed è un importante passo in un percorso più complesso, che deve arrivare a coinvolgere sempre di più i cittadini. Sono i cittadini che con i loro comportamenti responsabili e con una maggiore cultura di tutela e rispetto del territorio potranno aiutare il sistema a fare prevenzione a ogni livello. La Protezione civile siamo noi”.