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Il Castello Svevo di Gioia del Colle scenario per la presentazione del libro di Domenico Notarangelo sulla Rivoluzione Napoletana del 1799 in Puglia e Basilicata

Sarà il Castello Svevo di Gioia del Colle a fare da scenografia alla presentazione del libro “La Rivoluzione Napoletana del 1799 in Puglia e Basilicata” di Domenico Notarangelo. Pubblicato nelle edizioni Cerabona di Torino, il volume è presentato in prefazione da Antonino De Francesco. La presentazione, organizzata per giovedì 18 luglio, ore 20, dall’associazione Primavera Gioia, avverrà all’esterno del Castello Federiciano, ai piedi del Monumento che ricorda i martiri del 1799. L’opera di Notarangelo verrà presentata a più voci da Francesco Dongiovanni, da Sergio D’Onghia e Dina Montebello.

L’autore, sempre attento alle ragioni della storia e della politica, subendo il fascino delle celebrazioni del Bicentenario della Repubblica napoletana del 1799, non si è sottratto alla sollecitazione intellettuale di ripercorrere quelle vicende che videro le popolazioni di queste due regioni meridionali protagoniste di primo piano.

Il suo volume rende giustizia al protagonismo delle genti lucane e pugliesi, le quali in quei moti del 1799 non restarono assenti, conquistandosi il diritto a entrare nella storia e aprendo la via al Risorgimento Italiano, all’Unità d’Italia, alla democrazia e alla libertà.

Altro merito di questa fatica di Notarangelo consiste nel riuscito tentativo di salvare da inevitabile dispersione la ricca documentazione legata al Bicentenario. Nella seconda parte del volume, infatti, egli raccoglie quanto si è prodotto nel corso delle celebrazioni del 1999 in molteplici città: convegni, manifestazioni, seminari, rassegna stampa, cataloghi, manifesti, e quant’altro possa servire a conservare e tramandare la memoria del grande amore con cui le genti lucane e pugliesi hanno voluto ricollegarsi alla stagione di libertà inaugurata dai loro avi.

Pugliese di nascita e lucano di adozione, Domenico Notarangelo, si è dedicato all’attività politica e di operatore culturale, ed è stato per molti anni corrispondente del quotidiano “l’Unità”, e in tempi più recenti redattore di emittenti televisive. Collabora con numerose riviste nazionali e locali. Ha sempre accompagnato l’interesse professionale alla ricerca e allo studio del giornalismo periodico delle regioni meridionali, pubblicando numerosi volumi sulle testate di Puglia e Basilicata.

Appassionato di fotografia ha raccolto e documentato testimonianze di costume e di tradizioni popolari e religiose, meritandosi numerosi riconoscimenti, fra cui nel 2001 il “Premio Nazionale Valle dei Trulli” per il volume I sentieri della pietà, nel 2012 il prestigioso Premio Levi per la saggistica col volume Da Carlo Levi a Franco Rosi e l’onorificenza di Lucani Insigni.

Nel corso di circa mezzo secolo, Notarangelo ha raccolto larga messe di documenti che oggi costituiscono uno dei più importanti archivi privati del Mezzogiorno, meritandosi il riconoscimento da parte del Ministero per i Beni Culturali che lo ha dichiarato di interesse nazionale.

 

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