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Il commissario Totaro eletto nel consiglio direttivo nazionale di Federparchi

Si rafforza la presenza della Basilicata dei Parchi naturali negli organi di Federparchi, l’associazione che riunisce tutte le aree protette d’Italia. Nell’ambito del settimo Congresso Nazionale della federazione, tenutosi ad Alberese nel Parco Nazionale della Maremma a partire dal 29 maggio e che si chiude oggi, si sono tenute le elezioni di rinnovo del Consiglio Direttivo di Federparchi, che hanno visto l’elezione del Commissario Straordinario del Parco dell’Appennino Lucano Domenico Totaro tra i componenti del Consiglio stesso. La sua elezione va ad aggiungersi alla riconferma, nello stesso organo, di Domenico Pappaterra, Presidente del Parco Nazionale del Pollino, rafforzando così la presenza lucana ai più alti livelli di rappresentanza delle aree protette. Nel quarto giorno di congresso, che ha ottenuto l’adesione del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e il patrocinio del Ministero dell’Ambiente, Federparchi ha accresciuto, dunque, la sua attenzione alla Basilicata verde, riconoscendo così il lavoro che nella nostra regione si sta svolgendo a favore della salvaguardia e della protezione della natura. Nel dibattito che ha preceduto l’elezione, il commissario Totaro è intervenuto presentando all’assemblea le peculiarità del nostro Parco, nel quale natura e petrolio convivono nella ricerca quotidiana di equilibrio e nella sfida che tale equilibrio pone alla mission dell’Ente, che è quella di salvaguardare le preziose risorse naturali e promuovere la crescita del territorio grazie al binomio sviluppo-ambiente. Il Commissario ha trattato anche il tema della revisione della L. 394 sulle aree protette, in discussione presso la Commissione Ambiente del Senato. Quattro i punti toccati nel suo intervento. “La governance della aree protette –ha affermato Totaro- è un tema che va affrontato per armonizzarlo con le esigenze contingenti del nostro Paese e per ottimizzare la resa degli Enti gestori, mentre nel settore della pianificazione occorre tenere presente la necessità di rapportare i piani delle aree protette con i piani paesistici varati da altri enti competenti sul territorio”. Altri due temi affrontati sono stati quello attualissimo “dell’autofinanziamento dei Parchi, sul quale si gioca il rapporto positivo che il Parco dell’Appennino Lucano deve instaurare con le attività estrattive presenti sul territorio, e la questione faunistica. In relazione a questo problema –ha detto il Commissario- occorre predisporre sistemi di riequilibrio che permettano una convivenza serena fra la fauna protetta e le attività antropiche che agricoltori e allevatori svolgono nell’area”. Il potenziamento delle azioni, alcune già in atto, di collaborazione con le altre aree protette meridionali e il tema delle “buone pratiche”, da mutuare anche da esperienze già avanzate di altri Parchi naturali, sono stati altri argomenti trattati da Totaro davanti all’assemblea di Federparchi, prima di procedere alla votazione che ne ha sancito l’ingresso nel ristretto organismo direttivo.

 

 

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