Il comunicato della Fials Potenza in merito alla pianta organica e all’organizzazione del ‘San Carlo’
Il cambio di passo sperato, con la nuova Direzione Generale, è ancora lontano. L’annunciato processo di cambiamento, necessario a favorire un reale benessere lavorativo e un decoroso livello assistenziale, alla luce del piano di assunzione 2015, predisposto senza un critico confronto con le OO.SS., rimane, a parere della scrivente, solo un miraggio. Non c’è stata alcuna risposta alla richiesta di un confronto da parte della Direzione Generale del San Carlo in merito al piano di assunzioni 2015 ; “Si doveva fare di più e meglio”, secondo la Fials.
Il cambio di rotta tanto auspicato, tarda a concretizzarsi visto l’esiguo incremento delle unità del personale; il quadro, aggravato anche dalla notevole “ristrettezza dei fondi” che la Regione Basilicata ha messo in campo per il San Carlo, sperando che il “Progetto per l’Ospedale di Pescopagano di concretizzi “in termini certi.
La Regione Basilicata, deve dare risposte concrete per la tenuta dell’A.O. Regionale San Carlo indispensabili a garantire un dignitoso livello assistenziale alla “Persona Malata” e al personale operante. E’ noto, da tempo, che l’A. O. Regionale San Carlo di Potenza soffre della cronica carenza di personale di OSS, poiché gli attuali numeri rendono impossibile il reale inserimento di tale figura nel contesto organizzativo e funzionale.
La Fials, di recente ha sostenuto che è ormai indispensabile modificare il modello organizzativo, ad es. creare un servizio di trasporto “esterno alle UU.OO.” dedicato alle persone ricoverate per tutti i trasferimenti, consulenze etc, sgravando le Unità Operative e i Servizi di tali attività che ricadono sugli Infermieri “eternamente degradati e mortificati” costretti, a compensare la carenza di personale OSS, di Ausiliari etc, assistendo alla perenne piaga dell’eterno demansionamento ed uno spreco di risorse economiche.
A tal proposito, stupisce il continuo e assordante silenzio del Collegio IPASVI di Potenza, organo di tutela dei professionisti Infermieri. Il Piano assunzioni, palesa, chiaramente, la scarsa valorizzazione anche di altre figure professionali.
“Auspichiamo una migliore armonizzazione delle risorse umane – spiega il Segretario Provinciale Giuseppe Costanzo – che, consenta agli infermieri e agli altri professionisti di lavorare, per obiettivi e funzioni e non solo per compiti, oltre a ricevere risposte adeguate e fattive dalla Direzione Generale senza perdere altro tempo”.