Il consigliere lucano Marrese chiede pieno sostegno al mondo agricolo
Il comparto agricolo rappresenta un asset fondamentale per la Regione Basilicata, producendo una consistente fetta del PIL regionale e dando lavoro a migliaia di imprese e lavoratori. Purtroppo, da diversi anni l’agricoltura lucana è alle prese con una crisi endemica ed una fortissima contrazione dei redditi a causa del vertiginoso aumento dei costi energetici e di produzione, dei deleteri effetti determinati dai mutamenti climatici, dalla flagellante siccità e dai persistenti danni dovuti al sovrannumero di cinghiali circolanti nella nostra regione
Un anno fa, nei primi mesi del 2024, un movimento spontaneo e organizzato di agricoltori coinvolse migliaia di persone in eclatanti azioni di protesta, anche attraverso presidi e blocchi stradali, per richiamare l’attenzione delle istituzioni sulla gravissima crisi del comparto agricolo, chiedendo in particolare alla Giunta Regionale soluzioni e sostegni urgenti.
Il grido di dolore degli agricoltori venne accolto dal Consiglio Regionale che, nella seduta del 27-2-2024 richiesta dalle minoranze consiliari, approvò all’unanimità una risoluzione che impegnava la Giunta Regionale a stanziare risorse immediate, nello specifico 3 milioni di euro per l’abbattimento dell’aumento della tariffa irrigua consortile (da 0,5 a 0,6 centesimi di euro al metro/cubo), 2 milioni di euro per indennizzare e risarcire i danni alle colture causati dagli ungulati, 12 milioni di euro destinati ad interventi eccezionali per calmierare i costi connessi al caro carburante. Oltre ai provvedimenti di carattere economico, la risoluzione impegnava la Giunta a valutare con gli uffici l’esistenza dei presupposti per la richiesta dello stato di calamità connessa all’emergenza siccità.
Tuttavia, ad oggi, oltre un anno dopo l’approvazione della risoluzione vincolante per la Giunta, il Governo Regionale non solo non ha mantenuto gli impegni presi con il mondo agricolo e con il Consiglio ma pare essersene completamente dimenticato. La crisi dell’agricoltura, è oggi, se possibile ancora di più acuita da una drammatica siccità che ha messo in ginocchio imprese e lavoratori nell’anno appena concluso e anche per il 2025 le premesse non sono positive. Si rischia il completo tracollo del settore e la conseguente chiusura di migliaia di imprese con la perdita di innumerevoli posti di lavoro.
Per questo motivo, insieme ai colleghi consiglieri del Pd, Lacorazza e Cifarelli, ho presentato una interrogazione per chiedere alla Giunta Regionale per quali motivi, ad oggi, sono stati disattesi gli impegni assunti nel Consiglio Regionale del 27 Febbraio 2024 e per sollecitare il loro immediato soddisfacimento.