Il consigliere lucano Vizziello contesta il massiccio ricorso al tampone rapido
“La corsa ai tamponi rapidi cui stiamo assistendo da giorni, oltre a pregiudicare un valido sistema di contact tracing dell’epidemia, corre il rischio di non farci uscire dall’emergenza, perché questo tipo di test spesso sbaglia, fornendo un elevato numero di falsi negativi, che finiscono per favorire la circolazione del virus”. E’ quanto afferma il consigliere regionale Giovanni Vizziello (FdI).
“L’utilizzo su vasta scala dei tamponi rapidi antigenici -spiega Vizziello – origina il rischio dei cosiddetti falsi negativi, vale a dire le persone con carica virale medio-bassa, che non sono identificate dal tampone rapido e che potrebbero essere indotte, proprio in virtù del risultato di negatività ricevuto dal test, ad abbassare la guardia, non rispettando le norme di sicurezza a tutela della salute e contribuendo di fatto a diffondere il virus tra le persone più vicine. Chi al primo contatto sospetto corre in farmacia per sottoporsi al test antigenico probabilmente riceve un risultato di negatività perché nei primi due giorni il virus non è rilevabile soprattutto dai tamponi antigenici, che sono meno sensibili di quelli molecolari – aggiunge Vizziello – e, purtroppo, ragionando da negativo, si ritiene legittimato ad andare a pranzi e cene e ad abbracciare parenti e amici”.
“Per evitare tali comportamenti inappropriati sarebbe opportuno che le istituzioni sanitarie della nostra regione – conclude Vizziello – promuovano opportune campagne informative relative al corretto utilizzo dei test antigenici, come degli altri strumenti di identificazione del virus, coinvolgendo i medici di medicina generale, per spiegare che questi tamponi hanno sì il vantaggio di fornire un risultato in pochi minuti e a prezzo ridotto rispetto ai test molecolari, ma devono essere effettuati secondo modalità e tempistiche ben definite e soprattutto che sono solo uno degli strumenti a nostra disposizione nella lotta al Coronavirus