Il consigliere Mollica presenta un odg sulla chiusura degli uffici postali in Basilicata
“Alla luce della funzione di rilevanza sociale che il servizio postale assolve, soprattutto per le fasce più deboli di popolazione, nell’ambito della prossima seduta di Consiglio del 17 p.v. presenterò un ordine del giorno con il quale si impegna la Giunta Regionale ed in particolare il Presidente a mettere in campo tutte le azioni utili a far invertire la tendenza in atto, di ulteriore vessazione e depauperamento dei servizi offerti alla gente lucana, riferendomi in particolare alla notizia di prossima chiusura di vari uffici postali”. E’ quanto afferma il Consigliere Regionale del MPA Francesco Mollica. Dal Piano di riorganizzazione inviato da Poste Italiane alla Agcom (l’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni) sono 1156, in tutta Italia, le strutture considerate anti-economiche per le quali si prevede potenzialmente la chiusura o la razionalizzazione con riduzione degli orari di apertura.
“In Basilicata gli uffici postali interessanti da tale prospettiva sono 17 quelli soppressi e 21 quelli che lavoreranno a giorni alterni. Molti di questi uffici si trovano in aree disagiate e spesso in piccoli centri urbanizzati ma ubicati a diversi Km dai centri più grandi si andrebbero dunque a creare notevoli disagi soprattutto alle persone anziane, che sono costrette, per la pensione, a doversi recare alle poste una volta al mese. Sguarnire di tale servizio un paese o una frazione già isolata – continua Mollica – potrebbe essere davvero la morte della frazione abitata.
La logica del profitto è ovvia da parte di un’azienda privata ma occorre ricordare che Poste Italiane è detenuta dal Ministero dell’Economia, dallo Stato che non può abbandonare i propri cittadini, come già ha fatto in parte con le linee ferroviarie, e sta facendo con i Tribunali, le scuole e i servizi sanitari. Da tener presente inoltre che Poste italiane ha chiuso il 2011 con un utile di oltre 800 milioni di euro grazie anche al contributo dato dalla nostra Regione per il servizio di distribuzione delle card carburanti. Il prossimo 17 luglio è stata organizzata una manifestazione a Potenza da parte dell’Anci e delle delegazioni di categoria Cgil, Cisl e Uil per protestare contro una riforma che non tiene conto delle criticità geografiche, del numero di abitanti e di altri elementi che caratterizzano le aree interessate da tali provvedimenti, occorre dunque che ora anche le altre istituzioni facciano valere le ragioni di una terra, la Basilicata, che inizia ad essere a serio rischio di spopolamento, anche a seguito della crisi e del perpetuarsi di manovre centrali assunte senza considerare la specificità del territorio”.