Il consigliere Pittella chiede alla Regione di farsi carico dei problemi della comunità di Senise
Quanto sta accadendo alla comunità di Senise non è più tollerabile.
La mancanza di acqua in seguito al crollo di alcuni piloni che sorreggevano l’unica condotta idrica attraverso la quale veniva servito il centro abitato, l’area industriale e le zone artigianali adiacenti, sta causando enormi disagi alle famiglie e ingenti danni economici alle imprese e alle attività commerciali. E’ quanto dichiara il Consigliere Regionale del Partito Democratico Roberto Cifarelli.
Al fine di sensibilizzare il Presidente della Giunta regionale a farsi carico di questo stato di emergenza ho presentato una mozione con la quale sostengo le richieste delle Istituzioni locali e del Comitato cittadino ed impegna il governo regionale sui seguenti punti:
1. assicurare il ripristino immediato della condotta idrica ceduta;
2. assicurare il completamento della rete distributiva cittadina così come da progetto già redatto da Acquedotto Lucano e finanziato;
3. realizzare un secondo serbatoio dedicato esclusivamente alle aree produttive;
4. sospendere e rateizzare le bollette per la fornitura idrica, anche se riferite a periodi precedenti;
5. garantire un sostegno economico alle imprese, alle attività commerciali e di servizi a ristoro dei mancati guadagni determinati dalle chiusure obbligate;
6. fare chiarezza sull’accaduto e sulle esatte cause che hanno determinato il crollo della condotta adduttrice ed infine – aggiunge l’esponente del PD – istituire un Tavolo tecnico/istituzionale con la presenza del Sindaco del Comune di Senise, delle rappresentanze sociali e datoriali, dei rappresentanti del comitato cittadino e del management di Acquedotto Lucano ed EGRIB finalizzato alla condivisione di ogni iniziativa necessaria a mitigare la situazione di estremo disagio vissuta dalla comunità.
Si pensi – puntualizza Cifarelli – che ad oggi il serbatoio cittadino viene alimentato da un bypass pressurizzato che garantisce una portata di circa 7 litri al secondo con il quale si riesce a erogare acqua a giorni alterni tra la parte alta e la parte bassa del paese, ad orari comunicati da Acquedotto Lucano, per un tempo non superiore alle 4 ore.
In verità, Acquedotto Lucano ha messo in campo una serie di interventi finalizzati al ripristino della condotta, ma dopo due settimane di emergenza idrica e sociale il ritorno alla normalità presenta tempi incerti ed indeterminati.
E’ bene ricordare che la cittadina sinnica consta di 7.000 abitanti con un tessuto produttivo e commerciale significativo che dà origine a posti di lavoro e occupazione stabile e, pertanto, i gravi danni già subiti non possono essere ulteriormente accresciuti da una indefinita programmazione dei lavori.
L’acqua è un bene naturale e un diritto umano universale. Pertanto, – conclude il Consigliere Cifarelli – ci associamo all’allarme lanciato dall’Amministrazione comunale, dalle rappresentanze sociali e datoriali e dalla comunità nel suo complesso, che riaffermano con forza l’esigenza di interventi rapidi e strutturali al fine di preservare la salute pubblica, il benessere sociale e la sostenibilità economica e sociale della città.