Il Consorzio di Tutela del Canestrato di Moliterno Igp chiede di inserire nove nuovi comuni nell’area geografica di produzione autorizzata e due nuove razze caprine
Il Consorzio di Tutela del Canestrato di Moliterno Igp ha chiesto di modificare l’attuale disciplinare per il famoso prodotto caseario, attraverso l’inserimento di nove nuovi comuni nell’area geografica di produzione autorizzata (Abriola, Anzi, Brindisi di Montagna, Castelmezzano, Laurenzana, Pietrapertosa, Satriano, Sasso di Castalda e San Mauro Forte) e di due ulteriori razze caprine, la Grigia Lucana e la Rossa Mediterranea, da sempre presenti nelle aree interne della regione”. La proposta verrà presa in esame martedì 14 novembre, alle ore 17, nella Bibliomediateca di Moliterno nella riunione di pubblico accertamento, convocata dal Ministero dell’Agricoltura della Sovranità Alimentare e delle Foreste.
Nel comunicato diffuso dallo stesso Consorzio, è sottolineato che “la proposta di modifica, per la quale la Regione Basilicata si è già espressa favorevolmente, è finalizzata all’ampliamento e al consolidamento della filiera, ma soprattutto all’incremento della disponibilità di latte ovi-caprino da destinare alla produzione di Canestrato, la cui attuale carenza costituisce uno dei maggiori fattori di criticità che ostacolano il rilancio della filiera stessa dopo la flessione registrata nel periodo pandemico”.
Nel 2023 la produzione di Canestrato si attesterà intorno ai 23 mila chili, ovvero un quantitativo insufficiente a fronte di una richiesta di prodotto che, grazie ad una mirata ed efficace opera di promozione condotta dal Consorzio e dal Comune di Moliterno titolare del marchio, cresce anno dopo anno”.