Il contributo del sistema della mobilità turistica della Cna – 150 mezzi per oltre 200 posti di lavoro – alla task force regionale a supporto delle attività produttive
La grave crisi causata dal Covid-19 ha interessato tutta la filiera del turismo ed in particolare quella relativa all’intero settore della mobilità a mezzo dei servizi di noleggio con conducente auto ed autobus.
Il settore nello specifico subirà una congiuntura senza precedenti con rilevanti danni economici che si riverberanno inevitabilmente sulle gestioni aziendali compromettendo, per molti operatori, la stessa sopravvivenza aziendale e ciò dovuto alla contrazione della domanda che a tutt’oggi è confermata dal sostanziale blocco totale delle attività.
Quello che si sta verificando non è un blocco dell’offerta, bensì un tracollo vertiginoso di tutta quella domanda di mobilità a cui le nostre imprese erano solite dare risposta e che veniva alimentata dei ritmi e dal contesto sociale ed economico a cui erano abituate fino a pochi mesi fa.
Una domanda in parte fortemente legata alla filiera del turismo ma anche a tutto ciò che ruotava intorno al business, congressuale, fieristico, scolastico e privata .
E sarà con questa situazione di eccesso di mancanza di domanda che le aziende si ritroveranno a fare i conti nel breve e medio periodo e certamente non sarà impresa facile ritornare in tempi brevi ad un contesto pre-Covid.
Inoltre, bisogna tenere conto che, nonostante la graduale ripresa delle attività lavorative, molti dei comportamenti individuali continueranno in futuro ad essere condizionati dalle misure di prevenzione di contenimento del contagio, ragion per cui la mobilità collettiva continuerà a segnare una costante contrazione.
Ciò in considerazione del fatto che se da una parte alcune attività nel breve-medio periodo continueranno ad essere effettuate da remoto, come ad esempio quelle relative al mercato “ congressuale “ dove si utilizzerà la modalità webinar, dall’altra il più consistente mercato del turismo domenicale, individuale, sociale, religioso e scolastico segnerà il passo a causa della diffidenza all’utilizzo di mezzi di trasporto collettivi.
In virtù della peculiarità strumentale del servizio ( auto – minivan – autobus ) deve aggiungersi che il mantenimento a bordo della distanza sociale provocherà inevitabilmente una riduzione nell’offerta di posti con l’aumento dei costi per la clientela e, come è facile comprendere, risulterà così fortemente disincentivante questa modalità di trasporto.
Pertanto, l’effetto dei combinati fattori: rischio contagio e aumento dei costi allungherà significativamente i tempi della ripresa e nel caso in specie “il tempo” non gioca a favore delle imprese le quali si vedranno investite da una crisi senza precedenti.
Non ultimo è l’aspetto rappresentato dai beni strumentali che sconteranno per il futuro un’ aumento dell’anzianità rispetto al mancato utilizzo nell’anno in corso, con la contestuale mancata copertura della quota di ammortamento per l’anno 2020.
Certo è che , al di la di ogni considerazione, le stesse aziende pur non sapendo ancora con certezza quando e in che modo riprenderanno le attività di trasporto, nell’estremo tentativo di salvare le attività, stanno prestando prioritariamente la massima attenzione sugli aspetti che riguardano la sicurezza degli operatori e dei soggetti trasportati nell’esecuzione dei servizi per garantire agli stessi standard elevarti di sicurezza al fine di minimizzare e/o annullare i rischi di contagio.
Lo scrupoloso e attento rispetto delle procedure da parte delle imprese come best practice si spera permetterà di facilitare a superare il freno “psicologico” da parte anche dei clienti nell’utilizzare servizi di trasporto collettivo.
Nonostante ciò, non sarà facile superare il timore di contrarre il contagio e in particolar modo il principio della cd. “distanza sociale” continuerà ad influenzare i comportamenti della collettività nei prossimi mesi e fino a quando non vi sarà una ragionevole certezza di aver superato il rischio di infettarsi.
Da qui le misure che sono oggetto di interventi aziendali:
- Sanificazione dei mezzi di trasporto
- Areazione dei mezzi al termine di ogni servizio
- Utilizzo di mascherine (DPI) da parte degli operatori e dei clienti
- Numero massimo di soggetti trasportati rispetto alla capacità di carico
- Utilizzo frequente di gel disinfettante da parte del personale addetto alla guida dei mezzi
- Utilizzo di guanti per conducenti e passeggeri
- Installazione di paratie all’interno dei mezzi
- Distanziamento e posizionamento dei passeggeri rispetto al driver
Tali misure in ogni caso rappresenteranno un costo per le aziende che si andranno ad aggiungere a tutti gli altri costi non coperti dalla totale mancanza dei ricavi di gestione.
Pertanto come già sottolineato il mercato di riferimento per il settore della Mobilità del Noleggio con Conducente che, si ribadisce, entra a pieno titolo nella filiera del turismo, non sarà più lo stesso e ci vorrà del tempo prima di ritornare ai volumi di ricavi pre Covid-19.
Da qui lo sforzo di ricercare, attraverso il supporto della Regione, interventi finalizzati a supportare economicamente il settore per mitigare quanto più possibile le perdite di gestione delle aziende.
La armonizzazione degli interventi potrà così consentire alle stesse sia il proseguo della attività che la contestuale salvaguardia degli attuali livelli occupazionali quantificati in alcune centinaia di unità.
Questi a nostro avviso gli interventi da porre in essere: - Esenzione della Tassa di Circolazione per l’anno 2020
- Detassazione IRAP
- Esenzione della TARI e TOSAP per l’anno 2020
- Rimodulazione degli incentivi previsti nei prossimi bandi sia per finanziamenti acquisti che per sostentamento del capitale circolante
- Inserimento nel Titolo Secondo del settore del trasporto non di linea
- Non assoggettabilità del De minimis al settore del trasporto non di linea
- Supporto alle capacità di carico dei servizi di TPL.
La “ distanza sociale “ sarà un fattore determinante nella vita quotidiana di ogni cittadino, gli stessi mezzi non potranno viaggiare con la solita capienza. Da qui, i mezzi Taxi o da Noleggio (Autobus -Vetture) possono rappresentare un valido supporto a tale criticità. La Regione, nell’ambito delle proprie funzioni, il compito di sviluppare e attuare contratti di servizio straordinari con il gestore e le PMI del trasporto persone.
Cna Trasporto persone è convinta di trovare la massima sensibilità del Governo Regionale e nei consiglieri delegati alla Task Force Attività Produttive nel condividere i temi che sono stati portati all’attenzione dei decisori pubblici e tenuto conto che è interesse di tutti salvaguardare il ruolo delle imprese ed il loro mantenimento nel mercato di riferimento, si è dichiarata da subito disponibile a proseguire nelle sedi regionali il confronto sui temi riportati nel documento presentato e ripresi in questa nota stampa.
Leo Montemurro – Presidente CNA Basilicata