Il Don Uva merita maggiore attenzione
Quale futuro per il Don Uva? Se lo domanda il segretario generale della Fps Cisl, Giovanni Sarli, che esprime preoccupazione per il futuro della struttura e chiede alla giunta regionale “la costituzione di un tavolo istituzionale, con il pieno coinvolgimento del sindacato, per risolvere i numerosi problemi esistenti e per garantire certezze ad un presidio di grande valenza per la collettività lucana”. Secondo Sarli “occorre dare slancio e sostegno alla riconversione definitiva dell’ospedale da struttura ex manicomiale a centro di riabilitazione mettendo in campo la stessa iniziativa intrapresa dalla giunta regionale alla fine degli anni ’90, iniziativa che è stata un positivo esempio di concertazione tra la Regione e il sindacato”.
Per il segretario lucano della Fps Cisl “è necessario attivare un nuovo tavolo istituzionale con lo scopo di rivendicare e ottenere, subito, l’autonomia amministrativa e gestionale della struttura ospedaliera lucana, svincolandola dalle strutture pugliesi di Bisceglie e Foggia. L’urgenza è dettata dal fondato pericolo che il perdurante e grave deficit finanziario che si registra in Puglia possa causare gravissimi danni anche in Basilicata, riducendo i livelli assistenziali ai pazienti ricoverati a Potenza e mettendo a rischio decine di posti di lavoro. Invece, se si otterrà l’autonomia, liberandosi dal centralismo pugliese, si potranno fare le assunzioni di infermieri professionali, operatori socio-assistenziali e terapisti, distribuendo così meglio i carichi di lavoro oggi insostenibili, azioni che il deficit pugliese tutt’ora impedisce”.
“Per migliorare la qualità dei servizi – continua Sarli – occorre, inoltre, mettere in campo le risorse finanziarie necessarie per la formazione complementare, il cui programma è stato già approvato dalla giunta regionale, ma anche affrontare il nodo dell’adeguamento delle tariffe, bloccate da oltre otto anni, che riguarda, naturalmente, tutto il settore privato della riabilitazione. Tale inadempienza ha determinato il mancato riconoscimento di quanto spettante ai lavoratori in applicazione degli ultimi rinnovi contrattuali”.
Dal segretario della Fps Cisl arriva, infine, l’invito all’assessore regionale alla Sanità, Attilio Martorano, a “non sottovalutare il disagio e la tensione che serpeggia tra i lavoratori del Don Uva a causa dei carichi di lavoro insopportabili e del mancato riconoscimento degli incrementi derivanti dagli ultimi rinnovi contrattuali, questioni che rendono più che giustificato l’insorgere di vibrate proteste”.