AttualitàBasilicata

Il fenomeno Neet, una generazione senza lavoro e senza prospettive

Chi sono i Neet? i Neet (Not in Education, Employment or Training), sono giovani, hanno un’età compresa tra i 15 e i 29 anni, sono italiani o stranieri, uomini e donne, non lavorano e non frequentano alcun corso di istruzione o formazione, nel Mezzogiorno raggiungono la percentuale del 30, 9%. Il fenomeno dei Neet rivela che nel sud Italia il 30,9% non studia e non lavora. Secondo lo studio Istat, “Rapporto annuale sulla situazione del paese nel 2010” , sono 2,1 milioni i giovani definiti “Neet” e costituiscono il 22,1% della popolazione. Certo il dato riguardante il sud fa riflettere ma non è sorprendente come, invece, risulta essere quello che riguarda l’incidenza del fenomeno che è in crescita nelle regioni del nord est. Nel dettaglio, il caso Neet è più comune tra le donne (24,9%), tra i residenti nel Mezzogiorno (30,9%) e tra i giovani che hanno conseguito solo la licenza media (23,4%).

L’incidenza tra i giovani del nord-est aumenta del 20,8%, tra gli uomini del 9,3% e tra quanti hanno un diploma di scuola secondaria superiore del 10,1%. Sono invece 310 mila gli stranieri Neet. I disoccupati rappresentano il 34,5% dei Neet, e proprio per quanto riguarda le percentuali di disoccupazione il Mezzogiorno registra dati preoccupanti. Al sud il 30% è disoccupato e il 45% è comunque interessato a lavorare. Tra gli elementi studiati e raccolti dall’Istat emerge che: molti Neet vivono con almeno un genitore l’87,5% degli uomini e il 55,9% delle donne. Oltre la metà dei Neet, resta tale per almeno due anni. I dati raccolti in Italia sono stati, inoltre, messi a confronto con quegli europei: la quota dei Neet nella nostra nazione (20,5%) è superiore alla media dell’Unione europea (14,7%). La lettura degli elementi pubblicati dall’Istat non racconta nulla di nuovo per noi del sud e soprattutto per i tanti materani che vivono in prima persona la “vita da disoccupato”, ma potrebbe svegliare in noi una sorta di speranza considerando che, sempre secondo quanto scritto dall’ istituto di statistica, i Neet dedicano più tempo al dormire e alle altre attività fisiologiche del mangiare e lavarsi e fruiscono meno degli altri di cinema, teatri, musei e mostre.

Alfredo Giordano

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *