Il gruppo consiliare “San Mauro Forte verso il futuro” chiede di verificare la situazione in cui versa la discarica comunale
Con una lettera al Ministro dell’Ambiente, al presidente della Regione Basilicata, al presidente della Provincia, al direttore dell’Arpab e dell’Asm e al Procuratore della Reppublica di Matera, il Gruppo consiliare “San Mauro Forte verso il futuro” chiede di verificare la situazione in cui versa la discarica comunale, inserita dall’Unione europea tra quelle in procedura di infrazione. Questo il testo integrale della richiesta.
La discarica comunale di San Mauro Forte il località Priati, a distanza di circa dieci anni dalla sua chiusura in esercizio, ancora fa parlare, ma soprattutto desta preoccupazione nella nostra comunità.
Gli articoli di stampa apparsi nei giorni scorsi sul Quotidiano della Basilicata e l’ultimo verbale congiunto di Arpab e Provincia di Matera aumentano l’allarme per i rischi che questo sito potrebbe comportare per l’ambiente circostante e per la salute dei cittadini.
I Carabinieri forestali effettuavano un sopralluogo il 04/09/2018, e il verbale evidenziava oltre alla mancanza di energia elettrica al fine di alimentare l’impianto idrico e la torci di biogas, che la vasca era colma di percolato, e che andava smaltito con estrema urgenza;
Con nota prot. 0163541/23AA datata 01/10/2018 il Dipartimento Ambiente ed Energia a firma del dirigente Ing. Giuseppe Galante invitava il Sindaco di San Mauro Forte a “ovviare alle criticità rilevate dai Carabinieri Forestali a seguito del sopralluogo del 04/09/2018, al fine di rendere efficaci gli interventi di messa in sicurezza eseguiti e consentire le attività di caratterizzazione e fornire i dovuti chiarimenti ai soggetti di cui all’art. 304 del decreto legislativo 3/04/2006 n. 152”;
In data 04/04/2019 la Provincia di Matera e l’Arpab riscontravano che le condizioni della discarica sono rimaste invariate rispetto all’ultimo sopralluogo: è stata effettuata parzialmente la pulizia delle sterpaglie in quanto risulta sfalciata solo la parte sommitale alla discarica; la torcia di combustione di biogas risulta non operativa (mancanza di fornitura energia elettrica); l’impianto antincendio risulta non operativo (mancanza di fornitura energia elettrica); il percolato risulta ancora non smaltito.
Che a distanza di circa sette mesi, così come si evince dal suddetto verbale il percolato ancora non è stato affatto prelevato e smaltito; nonostante in questo periodo vi sono state abbondanti piogge e nevicate; che hanno potuto peggiorare la situazione, nonché permango anche altri problemi irrisolti sia sul versante della chiusura e messa in sicurezza, che della caratterizzazione della discarica,
Questa discarica rientra tra quelle in procedura di infrazione 2011/2215- violazione dell’art. 14, lettera b) e c) della direttiva 199/31/ CE relativa alle discariche di rifiuti in Italia;
Inoltre, da oltre un anno si è in attesa dell’allineamento delle metodiche e ripetere la campagna dei prelievi della matrice acque sotterrane, e validare, eventualmente, l’attività di caratterizzazione senza escludere il potenziale inquinamento.
Le preoccupazioni delle popolazioni trovano anche fondamento in un pregresso inquinamento, dove c’è stato già un pronunciamento della Magistratura del reato di cui agli articoli 110 cp; 256 comma 4 decreto Legislativo 152/2006 “….e il Sindaco pro-tempore (attuale Sindaco) del Comune di San Mauro Forte, violava le prescrizioni contenute nella determina della Provincia di Matera n. 1547 del 29/05/2009; ometteva di provvedere al prelievo e allo smaltimento del percolato e di avviare l’iter di risanamento previsti dal piano approvato dalla Regione Basilicata…..”
Alla luce di quanto sin qui esposto, con la presente chiediamo. Agli organi in indirizzo, ciascuno per la propria competenza, di verificare la situazione della discarica in oggetto e di adottare tutte le misure previste dal D.Lgs 152/2006 e dalla normativa vigente in materia, al fine di eliminare tutte le criticità evidenziate (soprattutto il prelievo e smaltimento del percolato) che ancora insistono sulla discarica comunale, al fine di tutelare l’ambiente e la salute dei cittadini.