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Il gruppo ‘Marasma’ si esibisce all’Hemingway a Matera

Grazie al Jazz Festival di Basilicata XXIV Edizione del Gezziamoci ad opera dell’Onyx Jazz Club di Matera, in via Ridola, si è potuto vivere una serata all’insegna della bella musica, giovane, gradevole e accattivante elaborata ed offerta dai Marasma da cinque giovani, talentuosi materani, con alle spalle anni di conservatorio “Duni” di Matera. Si sono esibiti dal vivo e con tanto di applausi ad ogni loro brano, Alberto Lisanti (chitarra e voce), Alberto Romano (basso e cori), Emilio Tritto (sax baritono,contralto,soprano), Andrea Salvato (flauto, tastiere, cori) e Francesco Rondinone (batteria e percussioni). Un complesso che ha mostrato sin da subito un amalgama musicale che reso una serata di agosto in maniera straordinaria in una piazza che sta diventando sempre più non solo meta dei cittadini materani, chiamati al passeggio serale, ma del turismo molto fluente e ricco di presenza in queste serate nella città dei Sassi. Città dei Sassi che ancora oggi latita dal punto di vista delle iniziative più ricche (teatro, intrattenimento musicale) per garantire al turista un soggiorno beato tra la memoria storica della presenza dell’uomo con tutte le sue bellezze naturali tra tutto lo splendido scenario dei Sassi visti e da piazzetta Pascoli, e dall’affaccio Guerricchio e dall’affaccio della discesa di Sant’Agostino. I Marasma si sono formati tra i banchi di scuola, avendo in se un’idea prettamente ska – punk molto energica e aggressiva, e sono oggi una realtà estremamente variopinta, dove le contaminazioni sono così presenti, che quasi non esiste un genere predominante. Questo elemento rende la band estremamente versatile, adatta ad intrattenere qualsiasi pubblico ed a cavalcare qualsiasi palco, senza però perdere identità o rinunciare a muoversi insieme da grande famiglia. Questo grazie alle diverse provenienze a livello di stile e generi (jazz, funk-fusion, reggae, ska, punk) degli attuali 5 componenti della band. Una band che dalla nascita del progetto ad oggi ha cambiato più volte sembianze e line up con continue esigenze di sperimentare e trasformare. Il gruppo vanta numerosi concerti (anche su palchi altisonanti come quello del ‘Piper’ di Roma), vittorie di concorsi e collaborazioni con artisti di rilievo della scena nazionale e la pubblicazioni di un cd ed un EP. Tutto ciò ha portato agli attuali Marasma, che da poco hanno cominciato a lavorare su un nuovo cd il più importante forse, con nuove sperimentazioni di stile e formazione per un’ ennesima avventura che si spera potrà portare sempre più grandi e importanti soddisfazioni soprattutto a livello professionale per tutta la band. Note di rilievo a partire dal batterista Francesco Rondinone che ha il senso appropriato delle mazze della sua batteria rossa dove i piatti vengono a rendere versatile il suo mantenere il tempo per i compagni in tastiera e alle chitarre e flauto; non può prescindere Alberto Romano alla chitarra basso, e poi Emilio Tritto alle prese con il sax che è un monumento storico degli strumenti a fiato e che usa in maniera appropriata e professionale sia in baritono che al contralto e soprano; il simpatico e molto preparato anche localmente Alberto Lisanti, chitarra e voce, che fa colore per il modo di portare i capelli che ricorda molto la voce reggae del grande Bob Marley con la sua universale “No woman no cry” “No donna non piangere”, che ha esaltato con la giusta vocalità le canzoni del loro repertorio ma anche quella prodotta dal loro amico Antonello Fiamma, e Andrea Salvato che è sempre più un virtuoso del flauto che suona in maniera dinamica, dai ritmi eccellenti e anche dalle varie articolazioni sonore che riesce a far trasmettere Questi ragazzi hanno tenuto per due ore e più l’attenzione del pubblico degli avventori dell’Hemingway e il pubblico che passeggiava per via Ridola che è stato catturato dal suono ritmico, gioviale, giovanile e che ha meritato applausi a scena aperta. Questo a significare che Matera ha i suoi figli che per motivi di studio sono in tutt’altra parte della nostra Italia ma che quando si incontrano nella città , nella loro città più antica del mondo fanno cose egregie e che vanno messe in risalto da chi, come l’amministrazione organizza i cartelloni estivi.

Carlo Abbatino

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