Il Parco Nazionale del Pollino alla 69esima edizione del Festival del cinema di Venezia
Continua l’attività promozionale del Parco Nazionale del Pollino. Dopo la presenza all’Isola del Cinema, sull’Isola Tiberina, a Roma, per l’apericoncerto lucano “Basilicata on my mind”, si è spostato a Venezia, nel prestigioso scenario della 69ma edizione del Festival del cinema, aCasa Palomar al Lido di Venezia per “Basilicata, terra di cinema. Sapori e visioni”. L’iniziativa si inserisce nella strategia di promozione territoriale tesa a valorizzare la Basilicata come terra di cinema portata avanti dalla Presidenza della Giunta regionale, l’Assessorato alle Attività Produttive, l’APT e a cui stanno contribuendo il Parco del Pollino e il Gal Cittadella del Sapere. L’evento-serata della Basilicata a Venezia è coinciso peraltro con la consegna del Leone d’Oro alla carriera, al regista Francesco Rosi che ha girato, in Basilicata, due importanti opere: “Tre Fratelli” nel 1981 e “Cristo si e’ fermato a Eboli” nel 1979. La Basilicata, e l’intero territorio del Parco del Pollino, dice il vicepresidente del Parco del Pollino Franco Fiore, che ha partecipato alle iniziative sopradette, possono certamente essere un set cinematografico naturale, suggestivo e soprattutto dalle caratteristiche tanto particolari quanto uniche essendo i nostri comuni ricchi di peculiarità e significative tradizioni oltre che di invidiabili bellezze. Stiamo scommettendo sul connubio cinema e turismo come un’occasione non solo per promuovere il nostro territorio, ma anche per creare un nuovo circuito economico. Non bisogna dimenticare che su un set cinematografico non lavorano solo attori e registi ma tante professionalità presenti anche sul nostro territorio.
Il cinema, dunque, come nuovo strumento promozionale, e infatti, a chi non è mai capitato di voler rivivere la trama del proprio film preferito andando a visitare le location dove questa é ambientata per sperare di trovare le stesse atmosfere e sensazioni provate davanti al grande schermo? Questo fenomeno, chiamato cineturismo coinvolge sempre piú persone, tanto da essere passato da una dimensione di nicchia a vero e proprio trend. Gli studi di settore dimostrano, infatti, l’aumento di presenze nei luoghi in cui sono state girate pellicole di successo. Nostro auspicio conclude Fiore è che l’industria cinematografica, possa far apprezzare i nostri luoghi, le nostre terre e tutto quanto di bello e suggestivo esse contengono, contribuendo allo sviluppo del turismo su cui abbiamo scommesso e alla creazione di nuove occasioni di lavoro.