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Il Pollino ospita l’ottavo workshop italiano – Geoparchi Mondiali UNESCO

Dal 3 al 7 luglio delegati provenienti dai Geoparchi italiani che fanno parte della Rete Europea e Globale dei Geoparchi (EGN/EGN) – network che raccoglie 120 Geoparchi mondiali (Global Geoparks) in 33 paesi, di cui 69 in Europa e 10 in Italia- si ritroveranno nel Parco Nazionale del Pollino per una convention di studio, approfondimento e scambio di buone pratiche. Parteciperà anche il prof.Nikolas Zouros- Presidente Global Geoparks Network e coordinatore EGN, rete del progetto prioritario dell’Unesco “Programma Internazionale Geoscienze e Geoparchi”.
L’ultimo Parco italiano ad entrare in questa rete internazionale è stato il Parco del Pollino all’inizio di settembre 2015 ricevendo il riconoscimento in occasione della convention tenuta a Rokua in Finlandia. Il Pollino ha individuato, cartografato e caratterizzato 69 Geositi ricadenti all’interno del territorio protetto per promuovere e conquistare la candidatura alla rete internazionale dei Geoparchi. I geositi individuati sono stati organizzati in sistemi territoriali omogenei, dal punto di vista geologico e geografico, e correlati con le altre peculiarità paesaggistico- ambientali e storico culturale presenti sul territorio. Una preziosa ed unica banca dati sulla geodiversità presente nel Parco Nazionale del Pollino e della sua interrelazione con le altre peculiarità paesaggistico-ambientale dell’area.
Un grande lavoro del quale oggi si raccolgono i frutti potendo ospitare il Workshop italiano dei Geoparchi che sarà occasione per raccontare ad un pubblico di specialisti del settore e di stampa specializzata tutto il territorio montano con le sue peculiarità Geologiche ambientali in cui l’antropizzazione dell’uomo ha saputo essere rispettosa della ricchezza ambientale, puntando sull’agroalimentare di qualità ed il turismo responsabile come volano di sviluppo economico.
In questo vasto areale compreso tra Basilicata e Calabria l’Ente, guidato dal Presidente Domenico Pappaterra, lo staff operativo e tecnico ha valorizzato la tutela del patrimonio geologico, ambientale e storico-culturale presente predisponendo un corposo elaborato tecnico che è stato realizzato in collaborazione con gli Ordini Regionali dei Geologi della Calabria e della Basilicata, l’Ordine Nazionale dei Geologi, l’ISPRA, e esperti di riconosciuta professionalità scientifica del settore, oltre che della collaborazione di docenti Universitari dell’università della Basilicata e della Calabria e di singoli liberi professionisti operanti all’interno del territorio del Parco.
All’evento parteciperanno, oltre ai geoparchi già aderenti alla rete, anche 4 rappresentanti di territori che aspirano a diventare geoparco: dalla Calabria ci sarà il Parco Nazionale della Sila e il Parco Nazionale dell’Aspromonte, dal Lazio il Parco Regionale dei Castelli Romani ed infine ci sarà la Regione Friuli Venezia Giulia che presenta il proprio patrimonio geologico.

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