Il premier Letta a Bari per l’inaugurazione della Fiera del Levante
Basse intese da basse aspirazioni! Il governo Letta proclama da mesi la pacificazione del quadro politico, mascherando i conflitti sociali che mettono in ginocchio famiglie, precari, studenti e studentesse, lavoratori e lavoratrici. La disoccupazione giovanile quasi al 42%, l’abbandono scolastico e le disastrose condizioni dell’istruzione pubblica in Italia, l’assenza di un’idea generale di trasformazione dello status quo.
L’ultimo decreto del governo riguardo l’istruzione non fa che tamponare le ferite di un sistema formativo che però ha bisogno di urgenti operazioni chirurgiche. Misure che se vanno, forse, nella direzione giusta, non rimangono che pura retorica per le briciole che dispensano su borse di studio, welfare, etc.
La disoccupazione e la precarietà sono la ghigliottina del nostro tempo. Un’intera generazione senza futuro, composta da giovani e meno giovani, che se trovano un lavoro è sottopagato e precario. La restante parte dei casi un lavoro non ce l’ha proprio.
E non può ridursi ad una statistica la frustrazione della nostra generazione: senza presente e senza futuro, continuiamo a vivere tra il ricatto della precarietà, all’unica alternativa di scappare. Chi non può nemmeno scappare, è costretto alla povertà e spesso alla criminalità.
Dopo decenni di berlusconismo e liberismo sfrenato bisogna ricreare legami sociali forti, e ristabilire il controllo dello Stato sull’economia e sulle disparità nel paese, educare un paese cresciuto a panem et televisionem. Mettere al centro i saperi, istituire forme di reddito nell’ottica di frenare ed abbattere la disoccupazione.
Noi vogliamo restare, non per eroismo, ma ridare un senso collettivo alle nostre vite, ricostruire legami e superare quell’individualismo. Non vogliamo vedere più fabbriche chiudere, ospedali e scuole fatiscenti, lager per migranti.
Manca ad oggi un idea complessiva di paese, e gli interventi che il vostro governo di basse intese propone, non fanno altro che gettare fumo negli occhi di chi ogni giorno ha difficoltà a pagarsi le cure o pagarsi l’università, trovare un lavoro o trovarsi da mangiare.
Mentre il paese è immerso nei conflitti sociali, l’unico di palese interesse del governo è la sorte di Berlusconi! Noi vogliamo un paese in cui i principi costituzionali vengano rispettati ed applicati: istruzione, equità sociale, tutela dell’ambiente, dei beni culturali e del territorio, diffusione della cultura e dei saperi, difesa dei diritti delle persone, come cittadini e non, da disoccupati o da lavoratori.
Vogliamo restare, in un paese migliore e lo vogliamo da subito!
Domani gli studenti e le studentesse della Rete della Conoscenza Bari (Zona Franka – LINK Bari – UDS Bari) saranno presenti all’inaugurazione per distribuire volantini informativi alla cittadinanza presente e realizzare un’azione dimostrativa.
LINK Bari – sindacato studentesco universitario