Il presidente del Coni Giovanni Malagò in visita in Basilicata
Giornata lucana per il presidente del Coni Giovanni Malagò. Il massimo dirigente sportivo del Comitato Olimpico Nazionale Italiano ha raggiunto, ieri in mattinata, gli uffici del Coni di Potenza, ed ha incontrato il Prefetto potentino Nunziante e le autorità locali. Poi, si è trasferito nel salone di ricevimento del Palazzo di Città, dove, ad attenderlo, c’erano tutti i rappresentanti regionali e provinciali di Basilicata delle Fsn, Eps, Dsa e Ab. Nel pomeriggio il trasferimento a Matera per l’incontro in Prefettura con il massimo rappresentante del Governo Luigi Pizzi e le autorità locali. Infine, il trasferimento presso il ‘PalaSassi’, con un dibattito aperto ai giovani della città dei Sassi, dopo aver ammirato gli antichi rioni dall’affaccio turistico del Belvedere Guerricchio.
Al ‘PalaSassi’, Malagò è stato accolto dal presidente provinciale del Coni Giuseppe Comanda, dal presidente regionale Leopoldo Desiderio, dal direttore nazionale del Coni Michele Uva e da Giuseppe Grilli in rappresentanza del MIUR – Ufficio Scolastico Regionale per la Basilicata per la Basilicata.
“C’è l’assoluta necessità di investire nelle strutture sportive, e mi impegnerò a dirottare, specie nel Sud, le risorse comunitarie che saranno a disposizione dal 2014 anche nel nostro paese. Dopo la chiusura della sede provinciale di Coni, sarà la direzione nazionale a scegliere i progetti giusti per rilanciare lo sport nel Belpaese”, ha ribadito Malagò.
In mattinata i giornalisti presenti hanno chiesto al presidente Malagò un suo parere su alcuni grandi calciatori italiani, che meriterebbero il Pallone d’Oro: “So che non esiste, ma credo che Totti meriterebbe il Pallone d’Oro alla carriera, come francamente lo meriterebbero Del Piero e Maldini, simboli di un calcio italiano che sta scomparendo”. Inevitabile anche una domanda su Mario Balotelli, al centro delle cronache pallonare, e il suo discusso rapporto con i media. “Balotelli è l’unico giocatore che può fare reparto da solo. Lo dicono gli esperti di calcio, e i 60 milioni di commissari tecnici che ci sono in Italia. Certo, Mario deve trovare un proprio equilibrio anche nelle esternazioni, perchè spesso a causa della sua forza mediatica viene spesso stuzzicato e provocato. Se devo dargli un consiglio, dico che dovrebbe trovare maggiore equilibrio e saggezza”.
Malago è stato interpellato anche sull’acquisto delle quote di maggioranza dell’Inter da parte di Erick Thohir, con Massimo Moratti che, ora, detiene il 30% delle quote azionarie nerazzurre.Poi un commento sull’arrivo all’Inter di Erick Thohir. “L’arrivo di capitali stranieri è un bene per il calcio italiano: quindi occorre avere coraggio piuttosto che essere prevenuti. Non dimentichiamoci che Thohir è figlio della globalizzazione del calcio. Questo aspetto, probabilmente, non è gradito ai puristi e ai romantici del pallone, ma se vogliamo confrontarci alla pari in campo europeo, bisogna aspettarsi anche un acquirente straniero. Tutti vorremmo un presidente o un’azionista di casa nostra, ma si rischia un graduale impoverimento della società dopo anno”.
Un altro argomento molto attuale sul quale si è espresso il presidente del Coni riguarda le discriminazioni territoriali, alla luce delle nuove norme antirazzismo in vigore da quest’anno e le recenti sanzioni a carico di alcune società. Malagò non ha dubbi: “Credo che sia la soluzione migliore perché praticamente mette tutti di fronte alle responsabilità. In Italia non abbiamo fatto altro inserire una norma federale che rispondesse a quelle che sono richieste regolamentari Uefa. Ma io avevo già dato la mia opinione in merito: non si può avere discriminazione nella discriminazione”.