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Il presidente del Parco Gallipoli Cognato risponde alle perplessità della OLA sulle attività di ricerca e monitoraggio faunistico del Parco

In riferimento alle recenti note apparse sulla stampa, con le quali l’Organizzazione Lucana Ambientalista (Ola) esprime perplessità circa le attività di ricerca e monitoraggio faunistico intraprese dal Parco “Gallipoli Cognato Piccole Dolomiti Lucane”, il presidente del Parco, Rocco Luigi Lombardo, in un comunicato precisa che, “profondamente convinti della validità e dell’importanza delle azioni e delle attività di sensibilizzazione messe in campo dalle associazioni ambientaliste in favore della tutela dell’ambiente, il Parco, da sempre, con loro, ha realizzato progetti in vari settori proprio in quest’ottica”. Poi prosegue dicendo che ne è un esempio importante ma non l’unico tra gli ultimi appena conclusi, il progetto “Terra & Fuoco”, finanziato dalla Fondazione per il Sud, per 420.000 euro con il quale, assieme al mondo dell’associazionismo ambientale, sono state portate avanti attività di valorizzazione e protezione delle foreste dagli incendi, oltre che di formazione di professionalità specifiche. evidenzia come la diffusione di notizie derivanti da deduzioni o considerazioni speculative, espresse in nome sempre della tutela ambientale, possano sfociare in informazioni errate e deviate, che nulla hanno a che fare e non portano un contributo positivo all’ambiente. “Il Parco – spiega il presidente – conduce, non da oggi ma da ormai quasi un decennio, attività di ricerca scientifica e monitoraggio inerente la fauna selvatica e la flora. In particolare, grazie anche alla collaborazione economica di altri enti, come ad esempio l’Osservatorio degli Habitat Naturali e delle Popolazioni Faunistiche della Regione Basilicata, è stato possibile avviare studi mai realizzati in Italia. Azioni molto importanti sono stati realizzati, infatti, per il recupero e la conservazione della Lepre italica, ottenendo per la prima volta la riproduzione di questa specie endemica in area faunistica; è stato reintrodotto il Capriolo italico, estinto nel territorio alla fine dell’800; sono state monitorate geneticamente le popolazioni di Lontra europea; seguiti per la prima volta, durante la migrazione e svernamento, 5 Bianconi nati in Basilicata eccetera. Attraverso, invece, un finanziamento Life dell’Unione Europea, è in corso un progetto per la conservazione delle praterie aride del Sic Dolomiti di Pietrapertosa e della relativa fauna presente, tra cui due lepidotteri molto rari la Melanargia Arge e l’Eriogaster Catax”. Rocco Luigi Lombardo comunica che, i prossimi giorni, sarà convocata una conferenza stampa ad hoc per presentare i risultati di questo primo sessennio di attività. Qual è, allora il punto? Il Parco, nell’ottica di reperire risorse economiche per la ricerca che vengono continuamente ridotti agli enti pubblici, in linea con la nuova visione gestionale di ente pubblico, ha chiesto alle maggiori imprese operanti sul territorio lucano, legalmente riconosciute ed esercitanti attività altrettanto legali e contemplate dalle norme, sponsorizzazioni per fini di ricerca e salvaguardia dell’ambiente. “Ad oggi – afferma il presidente del Parco – l’unica impresa che ha risposto è stata la Total E&P Italia S.p.A. A seguito di vari incontri, considerata l’esigenza di implementare lo stato delle conoscenze sulla fauna selvatica presente nel Parco e le volontà reciproche di condurre ricerca in ambito ambientale, si è proceduto, in data 29 novembre 2011, previa approvazione da parte del Consiglio direttivo del Parco (cfr. Deliberazione di Consiglio direttivo numero 83 del 29 novembre 2011) alla sottoscrizione di un protocollo d’intesa, che è un atto pubblico e, quindi, visionabile a richiesta da chiunque, con cui la Total si impegna a finanziare con 60.000 euro un progetto di ricerca proposto dal Parco, inerente lo studio, la biologia e i numerosi aspetti ancora poco noti, della popolazione di Cicogna nera presente in area Parco. Nel progetto, di durata biennale, il parco s’impegna a rendicontare le spese, secondo le modalità di rendicontazione in uso per i fondi europei e a inserire sul materiale divulgativo e scientifico che sarà prodotto la seguente dicitura: “progetto patrocinato da Total E&P Italia” oltre che ad inserire sulle pubblicazioni il logo della società. Nessuna sudditanza psicologica o favore è stato richiesto, né poteva essere richiesto né questo finanziamento la implica, sia per la serietà degli interlocutori di Total E&P, a cui siamo grati per la sponsorizzazione, che consentirà di fare ricerca sulla specie, sia per la storica diligenza del parco ad agire secondo le norme europee, nazionali e regionali. Ne è dimostrazione il fatto che e lo citiamo per solo dovere di cronaca, alla richiesta di parere ex articolo 8 della Legge regionale 47/98 trasmesso dalla TOTAL E&P S.p.A. sul Progetto Ricerca Idrocarburi – permesso “Oliveto Lucano”, il Parco, con Deliberazione di Consiglio direttivo numero 13/2012, ha espresso il proprio diniego, così come contemplato e previsto dalla Legge 397/2001 e dalla Legge regionale 47/97 istitutiva del Parco e Statuto del Parco”. Con questo, Rocco Luigi Lombardo spera di aver fatto chiarezza e, fiducioso in comportamenti più rispettosi verso l’Ente Parco e le sue attività, si augura che chi deve faccia, sul tema specifico, considerazioni più giuste e non solo critiche che danno adito ad inutili e sterili polemiche. Inoltre, informa la Ola e tutti i cittadini che i primi risultati della ricerca sulla Cicogna nera saranno a breve visibili sul sito del parco, www.parcogallipolicognato.it, dove sarà possibile interloquire con gli esperti per qualsiasi curiosità riguardante questa e altre specie. Contemporaneamente, informa anche che è possibile seguire in diretta l’attività di deposizione e cova sul sito www.cicognaparcogallipoli.it/webcam.html.

Vito Sacco

 

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