Il presidente Emiliano e l’assessore Negro presentano i fondi per la genitorialità
“Favorire la vita di una famiglia non è solo una questione fiscale. Tutte le cose belle hanno sempre bisogno di sostegno, da tutti i punti di vista. Quando il mondo va storto, raddrizzarlo costa sempre molta fatica. Non è solo una questione di risorse, ma anche di chiarezza delle idee. Già capire quali sono i problemi è il primo passo per cominciare a risolverli. Non è semplice lavorare nell’ambito della modifica dei comportamenti o delle patologie sociali e, tra queste, la disuguaglianza è una patologia grandissima, perché bisogna combattere anche contro i luoghi comuni. Noi ci stiamo mettendo tutto l’impegno possibile. Una delle ragioni per cui sono entrato in politica, pur amando moltissimo il mio lavoro, è perché la politica è l’unico mezzo per costruire una società più giusta ed equilibrata”:
Il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano ha sintetizzato così la nuova linea di intervento varata dall’Assessorato Regionale al Welfare finalizzata al sostegno della genitorialità e presentata quest’oggi nel corso di un workshop presso il padiglione 152 della Fiera del Levante.
Un milione e 349mila euro la dotazione finanziaria cui vanno ad aggiungersi 50mila euro quale quota di cofinanziamento dell’Ente che si candida a gestire il fondo. L’avviso è rivolto agli Enti bilaterali, Ordini professionali e associazioni di categoria e prevede il finanziamento di misure di sostegno alla genitorialità.
“Siamo convinti – ha detto l’Assessore al Welfare Salvatore Negro – che la conciliazione vita-lavoro non possa essere considerato solo un fatto privato: ecco perché la Regione Puglia con un finanziamento che supera un milione di euro entra nel vivo di questa problematica e cerca di concorrere al benessere dei propri concittadini. Noi ci crediamo fortemente e siamo convinti che oltre alle positive esperienze del passato, in questo momento di crisi anche gli Ordini professionali possano contribuire a garantire condizioni di vita migliori ai loro iscritti”.
La nuova misura di sostegno alla genitorialità varata dalla Regione rappresenta il consolidamento del percorso sperimentale avviato nel 2011 che ha registrato oltre mille interventi. L’avviso prevede interventi mirati al miglioramento del benessere familiare, quali l’integrazione al reddito per il ricorso al congedo parentale, l’integrazione contributiva previdenziale delle lavoratrici/madri o lavoratori/padri che richiedono la riduzione dell’orario di lavoro sino al terzo anno di vita del bambino, l’integrazione all’indennità di maternità obbligatoria e contributi alle spese certificate di conciliazione.
Per la Consigliera Regionale di Parità Serenella Molendini “i dati Istat pubblicati ieri, che pure mostrano il segno più circa i nuovi occupati, sono spaventosi e parlano di donne-mamme che non studiano e non lavorano perché non c’è conciliazione vita/lavoro. Un dato allarmante che si attesta sul 64,4%”.
“Occorre lavorare in sinergia per dare risposte ai soggetti beneficiari finali dell’avviso pubblico – ha ribadito Federica Zampano – dirigente regionale al Welfare rivolgendosi ai rappresentanti degli Enti Bilaterali, Associazioni di categoria e ordini professionali intervenuti al workshop, ricordando infine che l’avviso scade il prossimo 8 ottobre”.