Il rimorchiatore “Franco P” salpato da Ancona per l’Albania è affondato nella parte più profonda dell’Adriatico
Il rimorchiatore Franco P, affondato la scorsa notte al confine tra Italia e Croazia nel suo ultimo viaggio, è partito lunedì notte da Ancona. La destinazione era il porto di Durazzo in Albania, dove prevedeva di arrivare giovedì. Sfortunatamente, per ragioni che sono al momento sconosciute, la nave con sei membri dell’equipaggio è affondato. Una persona è stata salvata, mentre altre cinque sono oggetto di ricerche intensive. In mattinata, i corpi di due dei cinque marittimi che risultavano dispersi sono stati recuperati da una motovedetta croata. Altri due corpi sono stati individuati da un mezzo aereo ma non ancora recuperati mentre si cerca un quinto disperso. Il comandante del rimorchiatore, un 63enne di Catania, è stato tratto in salvo da una nave subito dirottata sul posto dalla Capitaneria di Porto, contemporaneamente intervenuta con la motovedetta 309. L’uomo, in stato di choc, è stato trasportato al Policlinico di Bari. Le operazioni di ricerca dei dispersi sono tuttora in corso, coordinate dalla sala operativa della Capitaneria di Porto di Bari, di concerto con le autorità croate. Sul posto sono presenti cinque navi con il supporto di un elicottero. Nel corso delle ore, si sono avvicendati un velivolo dell’Aeronautica militare, uno della Marina, un mezzo croato e attualmente uno della Capitaneria di Porto. Le difficoltà sarebbero connesse al forte vento che imperversa in zona. In queste ore è previsto anche il recupero del pontone che veniva rimorchiato dal mezzo poi affondato: a bordo ci sarebbero 11 persone, in buone condizioni. Il luogo dell’affondamento, evidenzia Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, è uno dei più profondi dell’Adriatico con oltre mille metri, quindi sarà impossibile fare un’indagine. Tra le possibili cause dell’incidente potrebbe esserci il degrado, perché il rimorchiatore da 100 tonnellate, lungo 29 metri, è stato costruito nel lontano 1975.